Low Pressure Fitness racchiude una serie di esercizi di respirazione e posturali per aumentare e migliorare il tono dei muscoli profondi attraverso la diminuzione della pressione addominale
Intervista a Mimi Rodriguez Adami, Direttore Tecnico della FIAF, che ci spiega le caratteristiche distintive della disciplina Low Pressure Fitness, che usa la respirazione per perfezionare la postura, aumentare la capacità respiratoria, migliorare il tono dei muscoli addominali profondi e prevenire l’incontinenza urinaria e il prolasso degli organi pelvici per un pubblico femminile e anche maschile.
Che cosa si intende per Low Pressure Fitness e dove è nato questo programma?
Per Low Pressure Fitness si intende un tipo di allenamento che abbassa la pressione intra-addominale con esercizi ipopressivi per diminuire la spinta causata dalla cattiva gestione della pressione sugli organi addominali e pelvici. Gli esercizi ipopressivi sono nati con il fine di migliorare le disfunzioni del pavimento pelvico nel post-parto negli anni ’80, da parte di un dottore in fisioterapia belga che vive in Spagna. Low Pressure Fitness (marca registrata) è una tecnica didattica basata su studi pedagogici per facilitare l’insegnamento degli esercizi ipopressivi ai professionisti e l’apprendimento ai partecipanti.
Perché è nato un programma di questo tipo? A quale domanda viene incontro?
Gli esercizi ipopressivi sono nati in risposta all’esigenza di migliorare il tono del pavimento pelvico e diminuire la diastasi dell’addome nel post-parto. Da qui è passato anche alle donne mature peri e post menopausa. Ma recentemente si è visto un aumento notevole nell’incidenza di incontinenza da stress in donne giovani, e ancora di più in donne giovani, fit, atletiche, sportive, specialmente che fanno sport d’impatto ad alti livelli. La maggior parte di queste, nel fare lo sforzo, perde qualche goccia di pipì, e pensa che non sia niente o, peggio ancora, che sia normale. Non è mai normale invece! È frequente, ma non normale. Quando si perde qualche goccia, la vescica già comincia a scendere spingendo sul canale vaginale. Gli esercizi ipopressivi riescono a fermare la discesa e a risistemare gli organi pelvici nelle loro sedi.
A chi è indirizzato il Low Pressure Fitness?
LPF è indirizzato a donne, come spiegato sopra, giovani, sportive e attive, postparto, mature, post-menopausa – chiunque abbia problemi con gli organi pelvici. Ma serve anche alle persone che devono migliorare la postura per problemi di mal di schiena, oppure ipertono diaframmatico, o che vogliono appiattire la pancia aumentando il tono dei muscoli addominali profondi. In questo caso è anche indicato per uomini sportivi e atleti, che potranno anche avere la tartaruga ma soffrono di ernie inguinali, addominali, ecc. perché i muscoli addominali profondi non sono funzionali.
Ci sono anche casi di uomini con diastasi del retto dell’addome e seguente ernia lungo la linea alba. Anche gli uomini maturi possono trarre beneficio dagli esercizi LPF per sollevare i problemi di urinazione frequente dovuti all’iperplasia benigna prostatica oppure all’infiammazione del nervo pudendo e seguente disfunzione erettile.
In cosa si differisce il LPF dalle strategie di allenamento tradizionali?
LPF diminuisce la pressione intra-addominale attraverso la respirazione, un’apnea espiratoria eseguita in posture studiate appositamente con sequenze mirate. Non ci sono contrazioni muscolari volontarie. L’aumento del tono dei muscoli addominali profondi e del pavimento pelvico avviene per la diminuzione della pressione toracica, conseguente allungamento del diaframma e sollevamento di tutti gli organi addominali e pelvici.
I muscoli addominali non vengono contratti volontariamente durante l’apnea, anzi, devono essere rilassati. Gli unici muscoli che si devono contrarre sono gran dentato e intercostali esterni per l’apertura delle coste. Si vede nella diminuzione della pressione intra-addominale misurato con un manometro rettale, che arriva anche fino a -70mmHg (la pressione normale è di +30mmHg).
In quali paesi è diffuso il LPF e come si diventa allenatore certificato Low Pressure Fitness in Italia?
Gli esercizi ipopressivi hanno avuto inizio in Spagna e, dal 2006 in poi, un gruppo di professionisti del fitness capeggiato da Piti Pinsach hanno cominciato ad adattare gli esercizi con la didattica per entrare nel fitness, anche se ai corsi partecipano fisioterapisti, osteopati, ostetriche, medici (urologi, fisiatri, ginecologi, proctologi) ed altri professionisti della sanità.
La LPF si è costituita nel 2014, e da allora si è allargato ad oltre 14 paesi inclusi un gran numero in centro e sud America (per via della lingua spagnola), anche Brasile dove la chiamano la tecnica della “Barriga Negativa” (pancia negativa), Stati Uniti e Canada, in Europa, oltre la Spagna, Portogallo, Francia, Germania, Russia, Regno Unito e in Oriente in Indonesia. In Italia, la FIAF rappresenta la LPF, esclusivamente, ed offre i corsi in lingua italiana.
Il corso è di 45 ore diviso in tre livelli, di 15 ore ciascuno. Dopo ogni livello – anche il primo, si può, e si deve, insegnare la tecnica subito. È importante. Alla fine del 3° livello si fa l’esame per la qualifica di istruttore certificato di Low Pressure Fitness.
Quale valore aggiunto porta l’applicazione di questo programma per un trainer o per una palestra?
Nonostante esistano programmi di allenamento per la postura che utilizzano metodi come Mezieres, Suchard, Pancafit, Pilates, allenamenti per migliorare la respirazione, allenamenti per aumentare la forza degli addominali e tonificare il core, non esiste nulla che diminuisce la pressione intra-addominale usando la respirazione e correggendo la postura per prevenire e correggere prolassi degli organi pelvici, incontinenza urinaria, il cedimento della parete addominale, migliorare la motilità intestinale, ecc.
Inoltre, con un minimo di 20 minuti di esercizi ipopressivi continui, due volte la settimana, in due mesi si può vedere una diminuzione del 10% della circonferenza vita! I cambiamenti sono veloci e molto evidenti. LPF usa concetti che si conoscono già ma in un modo molto studiato, provato e “evidence based”, che non ha controindicazioni e oltre alla funzionalità migliora anche l’auto-fiducia e la funzionalità sessuale. Bisogna provarlo per credere.
LPF si basa su studi e ricerche scientifiche?
Sì, tantissimi. Per vedere tutti gli studi (sono più di cento) si può visitare il sito: http://www.lowpressurefitness.com/new-page-1/Articles and Research
Ci sono vari articoli tradotti in italiano anche sul nostro sito fiaf.it/lpf. Uno dei tre soci dell’Istituto che ha sviluppato la tecnica Low Pressure Fitness per l’insegnamento degli esercizi ipopressivi, la D.ssa Tamara Rial, è PhD ed è incaricata di ricerca e sviluppo. È lei che si occupa delle ricerche, segue le ricerche di altri e aggiorna le tecniche che usiamo. Ha moltissime pubblicazioni sull’argomento in varie riviste importanti del settore.
Per approfondimenti: www.lowpressurefitness.com, www.fiaf.it/lpf www.hipopresivos.es e la pagina Facebook Low Pressure Fitness Italia.