“Marzo 2020, scoppia la pandemia e il nostro settore, totalmente frammentato, inizia il suo calvario.
Il nostro peggior nemico non è stato il Covid e nemmeno le Istituzioni, ma l’incapacità negli ultimi 20 anni di fare squadra tra Operatori per tutelare, accrescere e proteggere il nostro settore.
È un dato di fatto, inutile fingere che non sia così.
Ci siamo tutti lamentati della poca rappresentatività e di quanto poco le Istituzioni sapessero del nostro settore, della sua essenzialità e della sua importanza per adolescenti, adulti ed anziani.
Forse negli ultimi anni, tra il coffe-break di un convegno e l’altro, siamo sempre stati troppo impegnati a comprare attrezzi, a trovare sostituzioni dell’ultimo minuto o a “rubarci” gli utenti con promozioni d’assalto; una spirale autoreferenziale che se da un lato faceva prosperare le singole iniziative, dall’altro non ha costruito nessuna identità e nessuna autorevolezza comune per l’intero Settore.
E quindi? Quindi a marzo 2020 siamo tutti corsi ai ripari cercando supporto, forza ed identità gli uni con gli altri, e sono nate tantissime sigle, Associazioni e raggruppamenti. Tante, forse troppe sigle, ma sicuramente un’ulteriore conferma che il nostro Settore ha necessità di ritrovare una nuova identità per il futuro.
Ora i Club sono riaperti, tra mille difficoltà, in un’estate povera di ricavi e con previsioni drammatiche dove il 30% delle Strutture sono a rischio chiusura.
Ma ora che i Club sono aperti tutto si è assopito, nelle chat non c’è più fermento, gli incontri (dal vivo o su zoom) sono diventati una seccatura ed ognuno è tornato ad occuparsi del proprio “orticello”, delle sostituzioni all’ultimo minuto, di quale macchinario comprare e di cosa far rottamare per raschiare qualche utente in più.
Cosa abbiamo imparato?
Evidentemente nulla
Ma siamo sempre in tempo per modificare la rotta, per provare a cambiare e scrivere insieme il futuro del Settore Wellness e delle Attività Sportive per la Salute”.
Queste le parole di Andrea Pambianchi imprenditore del settore, titolare di Club e presidente di CIWAS
(www.ciwas.it), la Confederazione Wellness che in questi lunghi e difficili mesi ha lottato in prima linea per tutelare e proteggere le Strutture Sportive dialogando con le Istituzioni in maniera collaborativa ma senza far mancare critiche quando necessario.
“Critiche” che adesso vengono rivolte al Settore stesso, ai titolari dei Club, ai Professionisti, agli Amministratori Delegati delle Società Commerciali come ai Presidenti di ASD/SSD insieme con i Presidenti delle tante sigle nate negli ultimi 12 mesi che hanno saputo raccogliere e fare sintesi del malcontento territoriale, ma che rischiano di evaporare per mancanza di interesse da parte di chi, fino al giorno prima della riapertura, cercava giornalmente aiuto, confronto e rassicurazioni su come districarsi tra le varie norme, capire l’andamento della situazione, chiedere un supporto per richiedere fondi e sostegni.
È anche a causa di questo disinteresse che probabilmente – prosegue Pambianchi – ad oggi il nostro settore non ha l’autorevolezza che merita. Anche CIWAS è una “nuova” sigla ma il suo cammino è stato molto diverso; è un cammino iniziato nel 2017 con Fitness Network Italia – FNI (www.fitnessnetworkitalia.com) una community di club indipendenti, oggi oltre 300, nata sul modello delle reti di impresa per cooperare e migliorare la capacità competitiva dei singoli club con iniziative e servizi esclusivi per gli utenti.
A marzo 2020 poi la struttura di FNI ha dato vita al Tavolo Nazionale del Wellness da cui poi è nata CIWAS, la Confederazione Wellness che unisce club, professionisti, aziende e altre 22 associazioni di categoria sul territorio con le quali rappresenta il vasto settore delle attività sportive. Un mondo che conta oltre 100.000 Strutture Sportive, 1 milione di collaboratori ed il 3,4% del PIL del Paese con un indotto che arriva a 60 miliardi di euro.
Una storia innovativa che in questi mesi ha lasciato un tratto profondo
CIWAS, allora Fitness Network Italia, è l’unica realtà ufficialmente menzionata nelle relazioni tecniche del DL CURA ITALIA e nel DL RILANCIO con la quale l’intero settore ha potuto beneficiare della riduzione del -50% sugli affitti, del voucher rimborso abbonamento, la proroga concessioni e molto altro (seppur sempre insufficiente data la gravità della situazione).
CIWAS è scesa 8 volte in piazza, in tutte le piazze di Italia, dai palloncini rossi di Genova, al sit-in di Firenze al 9 marzo 2021 in Piazza del Popolo a Roma e molte altre al fianco di club, enti e federazioni.
Non sono mancati centinaia di video-incontri con i rappresentanti di tutti i Partiti fino ad arrivare a dialogare direttamente con l’Ex-Premier Conte e a presentare a Dicembre 2020 un ordine del giorno alla Camera dei Deputati per richiedere ulteriori aiuti per le Strutture, per i Collaboratori ed incentivi e detrazioni per gli Utenti con il Bonus Wellness e Sport (odg n°9/2828/84).
Ciwas ha lavorato per la sopravvivenza ed in rappresentanza di tutto il Settore e non solo per i propri affiliati, per le Aziende, per i Professionisti, per le SSD come per le SRL Commerciali, con gli Enti e le Confederate per le Piscine come per le Palestre o lo Scuole Danza; a prescindere da dimensioni, servizi o tipologia di prezzo.
Ciwas è pronta a continuare il suo percorso, ma a questo Settore interessa oppure no?
È utile investire poche centinaia di euro per affiliarsi, supportare o diventare Confederata per cercare di costruire insieme una nuova autorevolezza per il nostro comprato o forse è meglio spenderne migliaia su qualche acquisto che magari tra 3 mesi è passato di moda?
Questo puoi deciderlo solo tu che stai leggendo:
ADESSO TOCCA A TE!
Scriviamo insieme il nostro futuro
(costa meno di un volantinaggio ma vale molto di più)