Una metodologia di allenamento che parte dall’ascolto e ha come obiettivo il riequilibrio bio-fisiologico naturale del corpo
Insieme a Stefania Tronconi, ideatrice di Bioginnastica® e direttore didattico della scuola di formazione, scopriamo questa affascinante metodologia di allenamento nata negli anni ’90 che consente di curare e prevenire molte patologie articolari particolarmente diffuse.

Qual è il primario obiettivo che si pone la Bioginnastica®?
L’obiettivo della Bioginnastica® è il riequilibrio bio-fisiologico naturale del corpo. Il corpo conosce le strade del ben-essere. Spesso dimentichiamo di ascoltarlo, perdiamo la conoscenza profonda del suo essere, e cerchiamo risposte all’esterno, mentre invece la Bioginnastica® ti riporta in con-tatto e in ascolto con questa forza vitale energetica e creativa che esiste nel corpo e nella sua realtà fisica ed oggettiva e che si esprime nel suo originale movimento.
Qual è il percorso che suggerite per intraprendere il cammino verso il benessere?
Si parte dall’ascolto: un colloquio personale in cui la persona racconta la sua problematica o aspettativa ed insieme si costruisce un percorso individualizzato e personalizzato. Possono essere proposte individuali o di gruppo, sino ad arrivare, se si desidera, a stage di approfondimento teorico e didattico e alla Scuola di formazione.
Quali sono le problematiche tipiche che vengono “trattate” con la bio ginnastica?
Le problematiche che si presentano presso i nostri Biostudi o operatori sono spesso dolori o tensioni che si originano dall’alterazione posturale o sovraccarichi psicosomatici: lombalgie, cervicalgie, discopatie, ansia stress, alterazioni funzionali e carichi sportivi.
Che tipo di preparazione e formazione bisogna avere per usare questa metodologia e aprire uno studio di Bioginnastica®?
Per diventare operatori di Bioginnastica® occorre avere una formazione di base ricollegata alla corporalità: persone laureate in Scienze motorie, fisioterapisti, massofisioterapisti, osteopati, naturopati, medici, psicologi e preparatori atletici e fitness; si approcciano anche educatori in attività specifiche come logopedisti e pedagogisti. Ognuno inserisce il lavoro di Bioginnastica® nella propria professione e professionalità.
Qual è la vostra proposta formativa? Come si struttura?
La nostra proposta formativa comprende un lavoro teorico-didattico per conoscere le leggi biofisiologiche del corpo psicosomatico e una parte personale per comprendere il senso del lavoro proposto, partendo da noi stessi. Solo la conoscenza consolidata nell’esperienza diventa sapienza che può essere divulgata e trasmessa.
Il corso è triennale, costruito in moduli didattici, stage e tirocinio per dare il tempo necessario ad integrare tutte le informazioni e consolidare in sé il percorso formativo.
Quanti sono, e dove sono dislocati gli studi di Bioginnastica® in Italia?
In Italia abbiamo creato, grazie alla passione e all’impegno di tanti operatori, diversi Biostudi: a Faenza (RA), Lugo (RA,), Forlì, Riccione (RN), Cutigliano (PT), Marotta (PU), Castelnuovo del Garda (VR). Sono case della Bioginnastica® in cui le professionalità e le proposte sono diversificate per accogliere ed accompagnare l’allievo nel suo percorso: la molteplicità di proposte soddisfa ogni esigenza, e permette di ri-trovare il giusto spazio e tempo per sé.
Tre aggettivi per descrivere sinteticamente ma efficacemente la Bioginnastica®?
Se dovessi definire la Bioginnastica®, userei queste parole: ascolto, armonia, integrazione… per la libertà di essere se stessi.
Per approfondimenti visitate il sito: www.bioginnastica.it