Elevate 2017: uniti contro l’inattività fisica

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Fitness

Elevate 2017: uniti contro l’inattività fisica

Combattere l’inattività fisica: questo è stato il tema dominante di Elevate 2017, la manifestazione londinese tenutasi a maggio

Due giornate intense di convegni e seminari che hanno visto alternarsi più di 200 speakers su argomenti diversi, dalle politiche corporate per agevolare il benessere di chi lavora, ai progetti urbanistici per agevolare l’attività fisica dei cittadini britannici. Erano presenti inoltre 150 brands che esponevano prodotti e servizi legati alla promozione dell’attività fisica.

Al centro dell’attenzione anche il digitale con le applicazioni e i device sempre più orientatati a creare engagement con i clienti e con le persone che si accingono a fare dell’attività fisica uno stile di vita.

Sono stati presentati progetti, come quelli di London Sport, che si pongono l’obiettivo di portare la capitale del Regno Unito ad essere la città più attiva fisicamente del mondo, con un milione di abitanti che fanno attività fisica entro il 2020. A supportare questo progetto sono parte attiva le istituzioni locali, a partire dal sindaco e tutti gli operatori del settore pubblici e privati.

Attività fisica che viene promossa non solo nelle palestre ma anche outdoor, nei parchi, nelle manifestazioni cittadine che vengono organizzate in varie sedi perché, come sostiene Ukactive, l’importante è muoversi, sempre più spesso e sempre più numerosi.

Tra le aziende presenti, molte quelle di servizi e aggregatori quali Payasyougym, il marketplace più diffuso nel Regno Unito con 2500 palestre, un nuovo modo di vendere gli abbonamenti, senza contratto ma on demand in base a quello che utilizzi. Questa tendenza del no contract è molto diffusa e sta imponendosi soprattutto nelle piccole realtà.

La digitalizzazione del servizio, e la vendita on demand saranno le sfide del futuro

Altro aspetto, che è figlio della digitalizzazione, sono i bodyscanner 3d, come Stiku o Inbody, che misurano la bioimpedenza con nuove tecnologie digitali che permettono un’analisi molto accurata della composizione corporea in modo da personalizzare sempre di più i programmi di allenamento e monitorarne i risultati.

È stata data risonanza, durante i convegni, al fatto che la generazione giovanile rischia di avere un’aspettativa di vita più breve di cinque anni rispetto a quella dei padri. Ciò è dovuto anche all’utilizzo costante di internet, dei social media in particolare, che tolgono tempo e spazio a momenti nei quali i giovani dovrebbero appunto fare dell’attività fisica il loro stile di vita.

A tale riguardo è nata un’organizzazione, Designed to move, che ha creato un video ed un manifesto per sensibilizzare su questo aspetto, in ottica di sviluppare l’orientamento delle giovani generazioni a praticare attività fisica e combattere l’obesità giovanile.

Avendo partecipato anche all’edizione dell’anno precedente, in una location diversa, la sensazione è che questa manifestazione stia crescendo molto velocemente sia in termini di grandezza che di rilevanza, e sarà già dalla prossima edizione un punto di riferimento non solo per il Regno Unito ma anche per il resto d’Europa, nonostante la Brexit. 

Marco Magnani
@bewellnessblog

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