Fitlight Fitness: inseguendo la luce

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Fitlight Fitness: inseguendo la luce

Un innovativo sistema di luci per migliorare agilità e tempi di reazione

Il sistema fitLight è costituito da dischi a luci LED e da un controller centrale utilizzato per creare “modelli di movimento” stimolando la reazione e la percezione dell’atleta con stimoli visivi. Il sistema è semplice nell’uso e permette di essere adattato e configurato per qualunque sport. Dal tiratore con l’arco al portiere di serie A di calcio, dalla pallamano alle arti marziali, dal tennista alla scherma e dal fitness alla formula uno, tutti gli sportivi si confrontano con agilità, velocità, visione periferica, tempi di reazione, tempi decisionali, per migliorare la coordinazione del gesto atletico, la capacità cognitiva, la rapidità mentale, e la resistenza fisica (parole comuni nel vocabolario di questi atleti di ogni tipo, di ogni età e di ogni sport).

L’utilizzo di questa tecnologia ha semplificato il compito del personal trainer che, utilizzando i diversi colori a disposizione e posizionando i dischi a seconda del movimento desiderato, crea una situazione ludica con una spinta motivazionale permettendo al soggetto di compiere attività motoria e attività cognitiva nello stesso tempo.

Un video dimostrativo del Fitlight Fitness

Il funzionamento

Ogni stimolo visivo innesca un meccanismo di reazione dettato da una precisa area del cervello. Questa tecnologia innovativa consente di programmare un determinato percorso impostando la distanza tra ogni luce, l’ordine di accensione, i tempi di spegnimento, il numero delle battute o la durata dell’esercizio e scegliere tra sei colori disponibili, il tipo di luce (a tutta luce o solo centrale) e l’intensità della luce mediante un minitablet regolato tramite tecnologia wireless. A fine esercizio vengono salvati i dati ottenuti per una valutazione successiva o per osservare nel tempo il proprio rendimento.

Lo strumento non teme l’acqua e può essere utilizzato anche all’aperto, in presenza di raggi solari intensi grazie alla presenza di un filtro solare che ne consente l’uso in campo.

Lo spegnimento del disco luminoso può essere effettuato per sfioramento o per contatto e i colori possono essere impostati in modo da stimolare l’uso della mano o gamba destra o mano e gamba sinistra in modo da migliorare la coordinazione oculo podalica o coordinazione crociata mano destra piede sinistro.

Simona Mosucchi

Fisioterapia e riabilitazione degli infortuni

Il sistema fitLight ™ Trainer può anche essere utilizzato dai fisioterapisti come strumento per riabilitare lesioni. Le luci possono essere posizionate dal fisioterapista per migliorare la gamma di movimento, la forza, la coordinazione e la propriocezione degli arti feriti. Il Trainer ™ fitLight può anche essere programmato per aumentare le ripetizioni nel modo desiderato e il grado di difficoltà.

I dati raccolti dal sistema forniscono le informazioni al fisioterapista che può utilizzarle per aumentare o diminuire il carico dell’esercizio e anche per aiutare a determinare il tasso di recupero.

Esigenze speciali e disabilità

Il fitLight Trainer™ è particolarmente utile per le persone con capacità motorie limitate e può essere utilizzato da una posizione seduta su sedia a rotelle. L’altezza operativa di ciascun obiettivo è immediatamente regolabile per l’utente.

Il sistema è adatto anche per gli atleti con disabilità che vogliono costruire la forza e la mobilità e divertirsi allo stesso tempo. Le luci possono essere posizionate a qualsiasi altezza e la funzione acustica del sistema può essere d’aiuto alle persone con ridotta o compromessa capacità visiva, che grazie ai suoni possono reagire e aumentare la loro sensibilità e consapevolezza.

luci del fitlight fitness

Curiosità

Il FitLight è stato impiegato anche in ambito militare per migliorare la visibilità periferica, i tempi di reazione, i tempi decisionali, per essere allenati a memorizzare un percorso piuttosto che un altro. Le luci che allenano sono state utilizzate in laboratorio per riprodurre situazioni di estremo stress fisico e mentale a cui sono sottoposti i militari in missione, permettendo la misurazione dei tempi di reazione e quindi un monitoraggio sul rendimento dell’individuo. Integrare l’allenamento fisico con quello cognitivo è stato ritenuto utile per tutti quei militari che spesso sono costretti a intervenire in situazioni precarie a prendere delle decisioni importanti in brevissimo tempo e che potrebbero compromettere la loro incolumità.

In occasione del 6th International Conference on Applied Human Factors and Ergonomics and the Affiliated Conferences, è stato presentato un articolo dal titolo Integrative physical and cognitive training development to better meet airmen mission requirements di Molly V. Fischer, Jason Stone, Teresa D. Hawkes, Edward Eveland, Adam J. Strang (Pubblicato da Elsevier e disponibile online su www.sciencedirect.com) in cui si evidenzia la crescente necessità di protocolli di allenamento fisico integrati a test cognitivi per riprodurre in laboratorio situazioni di stress mentale e fisico a cui sono sottoposti i militari durante le loro missioni. Ad esempio i medici che viaggiano a bordo di convogli di auto corazzate delle Forze Armate degli Stati Uniti spesso si trovano a prendere decisioni terapeutiche in condizioni austere, ad evacuare feriti da trasportare in spalla, a decidere quale percorso intraprendere e probabilmente dopo essere stati per ore chiusi in spazi angusti e scomodi. Per questi uomini e molti altri soldati, sviluppare e mantenere uno stato fisico e cognitivo allenato rappresenta una grande sfida per l’Air Force Americana.

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