CrossTraining il percorso incrociato in acqua - La Palestra

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Gestione

CrossTraining il percorso incrociato in acqua

Il percorso incrociato è l’insieme di più attività con il fine di raggiungere obiettivi significativi e notevoli vantaggi

Ogni singolo nuotatore, agonista o atleta in generale, può dedicarsi a percorsi specifici che può seguire al di fuori dell’allenamento tecnico-tattico, incrementando così sia le abilità motorie che la performance o il livello di fitness iniziale. Sono moltissime le attività di endurance che possiamo inserire anche in acqua grazie a particolari attrezzature quali: tappeti, hydrobike e/o cinture. La scelta dipenderà dagli attrezzi a disposizione.
L’obiettivo del CrossTraining è la prevenzione su infortuni, recuperare infortuni, incrementare la psiche e la motivazione allo sport e ridurre il rischio di sovrallenamento. Lo possiamo portare in acqua (identificando alcuni attrezzi “grandi e/o piccoli” che abbiamo a disposizione), con un percorso comunque efficace.

Che cos’è il CrossTraining

Il CrossTraining aiuta e proietta l’allievo a perseguire maggior tecnica nelle diverse attività proposte, tanto da migliorare nettamente le capacità coordinative e condizionali, attraverso il reclutamento di diversi fasci muscolari e tecnica mirata all’attrezzo specifico in acqua, allontanando il senso di noia e la fatica che potrebbe subentrare nell’abituale pratica sportiva bisettimanale e/o trisettimanale prevista dall’organico strutturale (es. il classico corso di nuoto o il classico corso di aqua-gym).

Consente di utilizzare le diverse metodiche previste nel sistema, diversificando gli stimoli allenanti per ottenere una proposta valida e comunque efficace dal punto di vista coordinativo ed organico, sensibilizzando maggiormente l’allievo alla multipla attività sportiva. L’obiettivo primario: il raggiungimento di una corretta percentuale di grasso corporeo, il miglioramento della capacità aerobica e del livello di tonicità muscolare, soprattutto aiuta a diventare più forti e resistenti attraverso attività meno traumatiche rispetto al lavoro terrestre o alla semplice corsa a piedi.

Per quanto il CrossTraining sia in questo caso atipico, è possibile organizzarsi in tal senso con l’incremento della durata di medesime attività portandole dai 50’ usuali a circa un’ora e mezza effettiva di lavoro per tre volte la settimana. Prima di proporre queste attività alternative, è assolutamente indispensabile conoscere le risposte collettive di chi frequenta le attività, in modo da selezionare in primis le persone più adeguate e psicologicamente preparate ad eseguire un determinato tipo di percorso che crea “stress” psicofisico.

CrossTraining prepararsi al meglio

Per rendere ancora più valida la proposta e motivare l’allievo, sarebbe e risulterebbe più logico introdurre durante l’anno delle maratone giornaliere previste il sabato o la domenica, dove tutte le classi vengono invitate a partecipare a due o più ore di attività tra loro differenti (1/2 giornata o per la giornata intera), per verificare sia la validità dei sistemi allenanti adottati nel periodo preparatorio antecedente l’appuntamento della maratona, sia la possibilità di inserire nell’organico strutturale nuovi percorsi, dando la possibilità di provarli anticipatamente nella giornata in questione, coinvolgendo anche gli utenti esterni che vogliono avvicinarsi al nostro ambiente e alle attività che il centro propone.
La conoscenza dell’utilizzo delle diverse attrezzature da parte dell’operatore, risulta importantissima per impostare work-out ottimali.

Gli obiettivi del CrossTraining

Potremmo avere una distinzione dei vari obiettivi:

  • miglior organizzazione nel centro nella gestione degli iscritti;
  • alta motivazione di partecipazione degli utenti;
  • alta motivazione e preparazione tecnica adeguata per gli operatori/tecnici coinvolti;
  • miglioramento posturale;
  • miglioramento della mobilità articolare;
  • miglioramento della propriocezione;
  • miglioramento della capacità aerobica;
  • miglioramento della potenza aerobica;
  • miglioramento della forza e resistenza;
  • miglioramento del tono;
  • minor rischio di traumi ed infortuni.

Walking/Hydrobike andature vasca alta e addominali

Tre moduli e tre attrezzi che stimolano la muscolatura degli arti inferiori e superiori in coordinazione ai gesti tecnici della camminata, corsa, pedalata, andature acquatiche e a conclusione del buon work-out la sollecitazione per la muscolatura addominale. Oppure, in funzione del periodo dell’anno in cui ci si trova, possiamo modificare l’impegno sia metabolico che muscolare (utile nel III trimestre).

Dobbiamo solo comprendere le modalità esecutive della tecnica e le metodologie didattiche applicate. Questo tipo di work-out è consigliato per una profondità compresa tra i 120/130 cm con temperature comprese tra i 28/30° per i grandi attrezzi. Meglio ancora se la vasca poi ha anche una parte profonda per lavorare sulle andature acquatiche e addome.

Metodologie didattiche

Considerando il periodo dell’anno in cui ci si trova come programmazione annuale (I/II/III trimestre) opteremo per la scelta di un’alternanza di fasi cardio per le quali abbiamo a disposizione il walking (tappeto) e l’hydrobike (pedalata) con fasi tono di 20’; metodologie didattiche diverse: piramidale decrescente, link, variazione inserzione e sostituzione dell’esercizio (per i meno esperti può essere introdotto il free-style) e un lavoro tecnico specifico con cambio di gestualità sugli attrezzi.

Sarà importante la suddivisione dei blocchi di lavoro utilizzando la musica adeguata per gli obiettivi che si prefigge questo work-out. Bpm consigliati 135/140. Sarà nostra cura poi utilizzare la musica apportando le modifiche attraverso l’utilizzo del mezzo tempo acqua e/o dimezzare ulteriormente la velocità nelle fasi tono a seconda degli esercizi che si intendono inserire o addirittura utilizzare il doppio tempo.

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