Stefano Conti ideatore del metodo Bioenergym®, insieme a Drago Amicarelli si prefiggono lo stesso obiettivo: abbattere le barriere che dividono le persone normodotate dai diversamente abili.
Insieme sono sicuri di creare un nuovo format di lavoro, per chi è intenzionato a lavorare in questo settore. Il progetto prenderà forma quest’anno quando Bioenergym con Fitness Italia e l’ASI istituiranno dei corsi di formazione per chi volesse apprendere tecniche innovative per lavorare anche con i diversamente abili.
Diritto universale
La ricerca e il mantenimento della salute sono obiettivi alla base dell’attività dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e sono oggi considerati un diritto universale dell’uomo. Questo diritto è promosso tramite la cultura della salute che racchiude in sé la conoscenza di tutti quei fattori che incidono sulla stessa, quali la promozione della vita sana, la prevenzione delle patologie fisiche e psichiche, la riabilitazione, l’educazione, l’igiene e ovviamente la cura delle malattie. Il tutto è perseguito intervenendo su tutti quei fattori (ambientali, culturali, sociali) che possono incidere sulla salute stessa.
Ma il mantenimento della salute, o il miglioramento di essa attraverso lo sport, spesso, rimane un pensiero utopico non realizzabile per tutti. Pensiamo ai diversamente abili e alle barriere fisiche e mentali costruite attorno al loro mondo. Nello scorso numero de LA PALESTRA si è concentrata l’attenzione proprio su di loro, sulla loro scarsa frequentazione delle palestre spesso non facilmente accessibili perché ubicate in immobili seminterrati, con rampe senza scivoli e poco agevoli e con attrezzature e istruttori non ancora pronti a lavorare anche con portatori di handicap fisici particolari.
Eppure, il concetto di fitness è un concetto universale, la parola deriva dall’inglese fit (adatto) ed è abitualmente tradotto e interpretato nel linguaggio comune con termini quali capacità fisica, buona preparazione fisica idoneità fisica, o stato di adeguata forma fisica.
Fitness viene spesso identificato con l’idea di un allenamento per mantenere o per sviluppare un corpo in salute.
Questo è l’obiettivo che si prefigge la Bioenergym®, far sentire bene le persone che la praticano. Siamo principalmente persone e lo sport non dovrebbe avere distinzioni di sesso, età, razza, politica e quant’altro. Tra l’altro il sistema di allenamento bioenergym viene “cucito addosso” alla persona che lo pratica. Bioenergym come benessere psico-fisico si propone anche come obiettivo l’abbattimento delle barriere sociali tra persone normodotate e i diversamente abili.
La disabilità motoria, che in Italia interessa oltre un milione di persone, comprende un’ampia varietà di condizioni. Gli handicap sono di diverso genere e interessano parti diverse del corpo. Di fatto il movimento può essere danneggiato in uno degli aspetti che lo caratterizzano e precisamente: il tono muscolare, la postura, la coordinazione e la prassia.

Indicato per molti
Il sistema di allenamento Bioenergym si sposa benissimo con alcune disabilità sia motorie sia intellettive, li abbiamo visti presenti già per due anni consecutivi alla manifestazione sportiva “Lo Sport non ha limiti” manifestazione organizzata da Fabio Berellini responsabile e coordinatore nazionale Elite Sport Italia Lab che vede i diversamente abili praticare qualsiasi tipo di sport e anche il fitness grazie alla Bioenergym®. Il motivo è semplice poiché la Bioenergym® lavora con le resistenze elastiche, meglio conosciute come contrazioni auxotoniche, le quali non vanno a caricare le articolazioni danneggiate dalla mancanza di uno o più arti o dal loro malfunzionamento parziale o totale. Questo metodo permette di rinforzare i muscoli con dei semplici strumenti, per lo più elastici, che si trovano in tutte le palestre, ma utilizzati in maniera del tutto innovativa, senza distinzioni di età sesso, cultura, salute ecc. Promuove anche il fitness per i diversamente abili perché “disabilità non significa inabilità”, ma adattabilità alla vita.
Partendo da questo presupposto si evince come gli esercizi Bioenergym® sono mirati ad aiutare il praticante con il suo specifico handicap, perché è chiaro che un cieco non ha le stesse caratteristiche di chi ha difficoltà di deambulazione, di chi ha problemi psichici o di chi non possiede gli arti inferiori, ecc.
La scelta è sempre legata al tipo di disabilità. Per le disabilità sensoriali: vista, udito, tatto si eseguiranno esercizi basati sul sistema propiocettivo ed esercizi spazio temporali per acquisire una maggiore conoscenza del proprio corpo.
La Bioenergym® applicata ai disabili si prefigge i seguenti obiettivi:
- Rimotivare la persona aiutandola sotto il profilo psico-fisico per permettergli quindi una maggiore autostima e un adeguato inserimento sociale.
- Rinforzare la muscolatura.
Il programma di allenamento dovrà potenziare la muscolatura debilitata al fine di:
- Incrementare la forza fisica, l’elasticità, la flessibilità e l’equilibrio.
- Migliorare la coordinazione dei movimenti.
- Migliorare le capacità motorie e sensoriali.
- Migliorare la capacità respiratoria.
- Aumentare la capacità di resistere alla fatica.
- Rendere le persone diversamente abili le più possibili autonome migliorando la loro vita quotidiana.
Sara Viola
Laurea in Lettere ind. Storico Religioso, conseguita presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Appassionata di sport sin da bambina ha praticato ginnastica artistica, nuoto, pallavolo a livello agonistico, palestra. Vice presidente e responsabile della comunicazione ASD Bioenergym. Autrice del libro: Bioenergym – Manuale pratico degli esercizi (coprodotto con Stefano Conti) Lulu Editore. Istruttrice Bioenergym diplomata ed iscritta all’Albo degli istruttori CSEN.
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