Esploriamo i rischi della trappola dei like, di basare il successo sui social solo sul numero di like, trascurando la qualità del pubblico e la conversione in clienti reali.

Nel mondo del fitness e del marketing di settore i social media rappresentano uno strumento incontrovertibilmente utile ed efficace per attrarre nuovi clienti, fidelizzare quelli esistenti, generare curiosità e interesse attorno alla propria struttura o al proprio centro da Personal Trainer. Tuttavia, molti professionisti del settore cadono nella trappola dei “like”, confondendo la quantità di interazioni con il vero successo delle loro strategie, questo può generare errori di valutazione, il rischio di voler essere provocatori in modo inopportuno o, forse peggio, di abbandonare il sistema non individuando una rapida crescita.
In questo articolo esploreremo i rischi di una visione superficiale dei social, provando a valutare alcuni consigli su come massimizzarne l’efficacia, senza dimenticare strategie “classiche” che continueranno a essere un pilastro per i risultati.
L’illusione dei numeri: un errore comune
Quando un personal trainer o una palestra decide di investire nei social media, spesso lo fa con aspettative irrealistiche. È comune pensare che, subito dopo aver creato un profilo Instagram o una pagina Facebook, i follower arriveranno a migliaia e i “mi piace” fioccheranno sotto ciascun post. Questa visione porta a giudicare il successo di una campagna esclusivamente in base al numero di interazioni, ignorando parametri più significativi come la qualità del pubblico raggiunto, la nicchia cui ci si rivolge o, elemento determinante, la capacità di trasformare i follower in clienti reali.
Il successo sui social non è un traguardo immediato né automatico, e concentrarsi esclusivamente sui numeri in senso assoluto, può spingere a perdere di vista obiettivi più importanti, come costruire una community fedele e creare contenuti di valore. Oltre al senso di frustrazione e ad una percezione distorta dell’efficacia del mezzo, questo può condurre a errori strategici, come l’abbandono o l’impiego di contenuti inidonei, non pertinenti, inutilmente provocatori.
L’intelligenza artificiale: un’arma a doppio taglio
In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale (AI) è sempre più diffusa, anche nel marketing per il fitness è importante riconoscerne il potenziale senza trascurarne i rischi, strumenti come generatori di testi e immagini possono accelerare il processo creativo, ma non devono mai sostituire l’intervento umano e la personalizzazione. Molti ritengono di poter usare simili strumenti in con un totale automatismo, convinti di risparmiare tempo e restando comodamente in attesa dei risultati.
L’AI è certamente utile per automatizzare compiti ripetitivi o per fornire spunti iniziali, ma la qualità dei risultati dipende sempre dal controllo dell’operatore. Un uso passivo, basato esclusivamente sulla generazione automatica di contenuti, rischia di produrre materiale standardizzato, privo di autenticità e di vero valore per il pubblico. Quando i post e le immagini iniziano a sembrare copie indistinguibili di quelle di altri competitor, si perde ciò che rende unico un professionista del fitness: la sua esperienza, la sua voce e la capacità di connettersi in modo genuino con il pubblico. L’AI quindi, è un’arma a doppio taglio, un potente alleato per chi la usa, è il caso di dirlo, con intelligenza e consapevolezza, ma anche un rischio di omologazione per chi vi si affida senza criterio. Anche per questo il calendario editoriale va programmato con anticipo, e occorre dedicare adeguate risorse allo sviluppo dei contenuti.
Qualità vs quantità: la nicchia conta
La qualità del pubblico è infinitamente più importante della quantità, un centro fitness situato in una piccola città, ad esempio, non ha bisogno di decine di migliaia di follower sparsi per il mondo, ma di un pubblico localizzato e interessato. Altrimenti non si sta cercando di soddisfare una esigenza di marketing, ma di appagare l’ego di chi gestisce il profilo social. Una campagna che raggiunge 500 persone realmente interessate nell’area geografica di pertinenza è molto più utile di una che accumula 5.000 follower che non interagiranno mai o che non hanno possibilità di diventare clienti.
Questa logica vale anche per il contenuto, polarizzare l’attenzione su una specifica nicchia può fare la differenza. Creare post che parlano direttamente a uno specifico target, come giovani professionisti che vogliono allenarsi prima del lavoro o mamme che cercano attività per tornare in forma, permette di instaurare una connessione proficua e immediata. I numeri sono importanti, ma solo se rappresentano un pubblico qualificato e coinvolto.
Costanza e pazienza: l’effetto valanga
Uno degli errori più grandi , come accennato, è abbandonare i social troppo presto. La mancanza di risultati immediati può essere scoraggiante, ma bisogna ricordare che la costruzione di una presenza online richiede tempo e costanza. Produrre contenuti di alta qualità e pubblicarli regolarmente è la chiave verso il risultato.
Il cosiddetto “effetto valanga” è un fenomeno reale, ma si verifica solo dopo aver superato una fase iniziale di lavoro costante, i contenuti inizieranno a essere condivisi più spesso, i follower aumenteranno gradualmente, e il riconoscimento del brand crescerà. L’abbandono prematuro dei social o una gestione superficiale del profilo rischiano di interrompere un processo che, se portato avanti con cura, può garantire grandi risultati a lungo termine.
Creare contenuti pertinenti e virali
Un aspetto chiave per il successo sui social è la capacità di rimanere pertinenti e attuali. Nel settore del fitness questo significa seguire le tendenze del momento, come nuovi tipi di allenamenti, diete emergenti o tecnologie legate al benessere, creare contenuti che parlano di argomenti popolari e rilevanti per il proprio pubblico aumenta le possibilità di ottenere condivisioni e commenti.
Un’attenzione particolare va posta anche agli eventi stagionali e alle festività. Durante le vacanze estive, ad esempio, si possono creare post che offrono consigli su come mantenere la forma fisica in viaggio, mentre nel periodo natalizio si potrebbe puntare su strategie per evitare di prendere peso. Contenuti di questo tipo non solo mostrano attenzione verso le esigenze del pubblico, ma contribuiscono a posizionarsi come esperti nel settore.
L’equilibrio è la chiave per il successo
In definitiva i social media sono uno strumento prezioso, e anzi imprescindibile, per palestre e professionisti del fitness, ma solo se utilizzati con una strategia consapevole e non come qualcosa di miracoloso e che genera in automatico un ritorno. Non si tratta si abbandonare del tutto il focus sui numeri, ma di concentrarsi sulla misurazione di dati realmente importanti e che permettano effetti solidi. Non lasciarsi scoraggiare dalla lentezza iniziale e investire costantemente in creatività e autenticità
Qualche suggerimento pratico
Inseguire migliaia di follower sui social media può sembrare quindi la strada più veloce per il successo, ma il vero strumento risiede nella capacità di avere un impatto significativo. Anche in questa direzione è possibile individuare dei suggerimenti pratici.
Il passaparola è ancora un efficace strumento il marketing, sia online che offline. Concentrarsi su risultati tangibili per i clienti, tanto da spingerli a condividere spontaneamente la loro esperienza con amici e conoscenti (anche virtuali). Un cliente soddisfatto che parla bene della centro sportivo (o ne scrive bene sui social) vale e converte molto più di mille like su un post. La formula vincente è quella dei risultati per l’utente, che portano al suo ruolo attivo come testimonial del centro, che determina una crescita costante e quindi risultati per il centro. Un moltiplicatore che può essere applicato praticamente a ciascun cliente.
L’individuazione di una nicchia, elemento spesso già affrontato, ridimensiona l’entità dello sforzo e ottimizza i risultati. Nessun trainer, palestra o centro sportivo può essere orientato a 360 gradi, concentrasi su un pubblico ben definito e servirlo al meglio è più semplice e profittevole. Non occorre cercare chissà quali complesse nicchie, alcune sono state citate precedentemente, ad esempio professionisti e impiegati con poco tempo a disposizione, neomamme, over 50 che vogliono tornare in forma, ecc.
Specializzarsi significa scalare un posizionamento chiaro che permette di attrarre i clienti giusti e di costruire una reputazione solida.
Offrire soluzioni, non semplici allenamenti
Molte persone non cercano semplicemente una scheda di allenamento (che in verità ormai non pare neppure scontata) o una sessione di lavoro di gruppo, ma vogliono risposte concrete ai loro problemi. E servirebbe poter individuare sia i problemi (e bisogni) intrinseci che quelli estrinseci.
In conclusione una azione isolata non basta per costruire un’attività redditizia, serve costanza e impegno continuo. Ma è altrettanto vero che il marketing per palestre non è una gara di popolarità, ma una questione di impatto e relazione, concentrarsi su clienti felici, una nicchia chiara, un’offerta sostenibile e una comunicazione costante, è la vera strada per il successo.
Pierluigi De Pascalis
Biologo nutrizionista – Chinesiologo AMPA
Fondatore e responsabile della formazione
di NonSoloFitness.
Laureato magistrale in: Scienze Motorie, Scienze della Nutrizione Umana, Psicologia cognitiva e comportale applicata.
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