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Alimentazione

Ernia Iatale: cos’è, quali sono le cause e i suoi rimedi

L’ernia iatale è una patologia caratterizzata dalla fuoriuscita di una porzione dello stomaco attraverso l’apertura del diaframma che consente il passaggio dell’esofago. Si tratta di un disturbo molto diffuso, che può colpire individui di ogni età e sesso, ma soprattutto gli anziani. Le cause sono molteplici e spesso non facilmente individuabili. I sintomi più comuni sono rappresentati da bruciore di stomaco, reflusso gastroesofageo e difficoltà digestive. In questo articolo ci concentreremo sull’analisi delle cause, dei sintomi e dei trattamenti per l’ernia iatale.

Ernia Iatale: cos'è, quali sono le cause e i suoi rimedi

Cosa è l’ernia iatale e quali sono le sue cause?

L’ernia iatale può essere di tipo scivolamento o paraesofagea. Nel primo caso, lo stomaco si sposta in alto rispetto al diaframma senza creare una sacca; nella seconda situazione, invece, lo stomaco forma una protrusione che si estende sopra il diaframma. Tra le cause principali dell’ernia iatale si trovano l’aumento della pressione addominale, l’indebolimento dei tessuti che compongono il diaframma e la presenza di un’ernia del disco nella colonna vertebrale. Inoltre, alcune abitudini alimentari sbagliate come mangiare troppo velocemente o consumare cibi piccanti o grassi possono aumentare il rischio di sviluppare questa patologia. Anche la gravidanza e l’obesità possono rappresentare fattori predisponenti all’ernia iatale. La diagnosi di questa patologia è solitamente effettuata attraverso esami radiologici o endoscopici. Una volta stabilita la presenza dell’ernia iatale, il medico curante può proporre diverse terapie a seconda della gravità del disturbo e dei sintomi avvertiti dal paziente.

I sintomi, con particolare attenzione al mal di schiena

L’ernia iatale può manifestarsi con sintomi diversi a seconda della gravità del disturbo. Tra i sintomi più comuni si trovano il bruciore di stomaco, il rigurgito acido, la difficoltà nella deglutizione, il senso di pienezza gastrica e il dolore toracico. In particolare, il mal di schiena può rappresentare uno dei sintomi, soprattutto se l’ernia provoca una compressione del nervo vago che innerva anche la regione dorsale della colonna vertebrale. Tuttavia, non tutti i pazienti affetti da ernia iatale avvertono dolori alla schiena e questo sintomo potrebbe anche essere riconducibile ad altre patologie della colonna vertebrale o dell’apparato muscolo-scheletrico. È importante rivolgersi al medico curante in caso di avvertimento dei sintomi sopracitati per una diagnosi corretta e un trattamento tempestivo.

L’ernia iatale può rientrare da sola?

L’ernia iatale non può rientrare da sola, ma può essere trattata con farmaci o interventi chirurgici. Nel caso in cui l’ernia sia di tipo scivolamento e non causi sintomi significativi, il medico curante potrebbe prescrivere farmaci per ridurre l’acidità gastrica e migliorare la digestione. Inoltre, alcuni cambiamenti dello stile di vita come la riduzione del consumo di alcol e caffeina e la perdita di peso possono aiutare ad alleviare i sintomi dell’ernia iatale. Tuttavia, se l’ernia iatale è di tipo paraesofageo o provoca disturbi gastrointestinali gravi come sanguinamento, difficoltà respiratorie o perforazione dello stomaco, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per riposizionare lo stomaco nella sua posizione originale e riparare eventuali lesioni. È importante consultare il proprio medico per una diagnosi accurata e per decidere insieme il trattamento migliore in base alla gravità del disturbo.

Cosa mangiare per alleviare i sintomi?

In caso di ernia iatale, può essere utile adottare alcune strategie alimentari per alleviare i sintomi e migliorare la digestione. In generale, è consigliabile evitare cibi piccanti, grassi e fritti, così come bevande gassate e alcoliche. Inoltre, è importante mangiare porzioni più piccole e masticare bene il cibo per facilitare la digestione. Alcuni alimenti possono aiutare a ridurre l’acidità gastrica e prevenire il reflusso gastroesofageo, come ad esempio i carboidrati complessi come riso integrale, cereali integrali e patate dolci. Anche frutta e verdura possono essere utili grazie alla loro azione antinfiammatoria e antiossidante. È importante anche bere molta acqua per favorire l’idratazione dell’organismo e la digestione dei cibi. Tuttavia, ogni paziente può reagire diversamente agli alimenti e può essere utile consultare un nutrizionista o il proprio medico curante per una dieta personalizzata in base ai propri sintomi e necessità.

Trattamenti e cure per l'ernia iatale

Trattamenti e cure per l’ernia iatale: cosa fare in caso di diagnosi positiva

In caso di diagnosi positiva di ernia iatale, il trattamento dipenderà dalla gravità dei sintomi e della patologia. Come già accennato, nei casi lievi può essere sufficiente adottare alcune strategie alimentari e farmacologiche per ridurre l’acidità gastrica e migliorare la digestione. In presenza di sintomi più gravi o di un’ernia iatale di tipo paraesofageo, può essere necessario un intervento chirurgico per riposizionare lo stomaco nella sua posizione originale e prevenire eventuali complicanze. Il tipo di intervento chirurgico dipenderà dalle caratteristiche dell’ernia iatale e delle condizioni del paziente. Esistono diverse tecniche chirurgiche che possono essere utilizzate, come la fundoplicatio, la gastropessi o la sutura dell’apertura del diaframma. In ogni caso, è importante seguire le indicazioni del proprio medico curante e sottoporsi a controlli periodici per monitorare lo stato della patologia e prevenire eventuali complicanze a lungo termine.

In conclusione, l’ernia iatale è una patologia che può causare sintomi anche molto invalidanti. È importante rivolgersi al proprio medico curante in caso di avvertimento dei sintomi sopracitati per una diagnosi corretta e un trattamento tempestivo. Esistono diverse strategie alimentari e farmacologiche che possono aiutare ad alleviare i sintomi dell’ernia iatale, ma nei casi più gravi può essere necessario un intervento chirurgico per riposizionare lo stomaco nella sua posizione originale e prevenire eventuali complicanze. È fondamentale seguire le indicazioni del proprio medico curante e sottoporsi a controlli periodici per monitorare lo stato della patologia e prevenire eventuali complicanze a lungo termine. Infine, ricordiamo che uno stile di vita sano ed equilibrato, associato all’adozione di abitudini alimentari corrette, può contribuire a ridurre il rischio di sviluppare l’ernia iatale e migliorare la qualità della vita.

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