Mental Training: allenamento mentale - La Palestra

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Gestione

Mental Training: allenamento mentale

Osservando l’efficacia di una parola detta a lezione e gli effetti benefici derivanti da una comunicazione di benessere associata ad un’attività motoria, si è potuto capire come nel pensiero umano ci sia la forza di plasmare il corpo

Attraverso lo studio di svariate tecniche psicologiche e tecniche basate sull’autosuggestione, oltre al coinvolgimento diretto ed indiretto, si è cercato di utilizzare l’immaginazione dei corsisti per creare uno stato di benessere durante le lezioni, capace di perdurare anche nel tempo successivo. La felice intuizione sta nel presupposto che non è la volontà cosciente a mettere in moto le enormi forze subcoscienti che sono dentro di noi ma bensì la nostra immaginazione adeguatamente attivata tramite stimolazioni autoindotte ed eteroindotte.

In cosa consiste il mental training

La pratica metodica e costante delle tecniche di mental training permette l’educazione di queste grandi forze e talvolta si è riscontrato un forte contributo nella scomparsa di alcuni disturbi fisici, nel riacquistare fiducia in se stessi e una tendenza all’aumento di volontà da parte di persone con tendenze abuliche. Si ritiene che con l’applicazione del mental training si possano provocare in noi stessi, col nostro pensiero e con la nostra attività motoria, reazioni benefiche per la nostra salute e la nostra personalità.
Si cerca di usare il principio della suggestione che si trasforma in autosuggestione. Infatti l’autosuggestione è uno strumento che noi possediamo dalla nascita e questo strumento, o meglio questa forza-energia, è dotata di una potenza inaudita che, secondo le circostanze, può provocare i migliori o peggiori effetti. Il mental training tenta di portare alla conoscenza di questa forza in modo cosciente e consapevole, evitando anzitutto di provocare autosuggestioni negative. Secondo il punto di vista di molti, è come il piantare un’idea in se stessi tramite se stessi. L’istruttore può suggerire ai corsisti varie induzioni ma se il cosciente del corsista non accetta la suggestione e la fa diventare sua, trasformandola in autosuggestione, essa non produce alcun effetto.

Se persuadiamo noi stessi che è possibile fare una cosa, noi probabilmente la faremo per quanto difficile possa essere. Al contrario, se si immagina di non poter fare la cosa più semplice del mondo, ci sarà difficile o impossibile farla. A rischio di essere considerati visionari o folli, credo che molte persone stiano male nel morale e nel fisico perché si immaginano di essere malate, così come la felicità o l’infelicità deriva, in buona parte, dall’immagine di essere felici od infelici. È interessante notare che è proprietà delle idee auto suggerite già esistere in noi, talvolta a nostra insaputa, e di conseguenza durante una lezione, non senza sorpresa da parte dei partecipanti, scaturiscono inaspettate emozioni.

Per questi e molti altri motivi nel mental training viene molto curata la comunicazione e si pone molta attenzione a come vengono suggerite le induzioni. Per esempio, non si parla quasi mai di SFORZO. Mental training ripudia il termine sforzo poiché chi dice sforzo dice volontà e chi dice volontà provoca l’intervento dell’immaginazione in senso contrario, da ciò può seguire un risultato opposto a quello che si cerca di ottenere. Credo fortemente che l’uomo sia ciò che pensa ed è questa convinzione che permette di ottenere dei risultati interessanti di benessere durante e dopo la lezione. È sorprendente vedere individui che arrivano in sala corsi avviliti, ostili e di cattivo umore, uscire al termine della lezione allegri, sollevati, più affabili e radiosi.

I risultati ottenuti con l’autosuggestione

Le percezioni dei nostri 5 sensi sono registrate nel nostro cervello su miliardi di filamenti ultramicroscopici, di cui sono composte le cellule cervicali. Queste miriadi di filamenti possono riprodurre tutte le vibrazioni che vi sono registrate. Queste vibrazioni formano nel nostro cervello come un’immensa libreria e quando abbiamo bisogno di richiamare un avvenimento o una sensazione qualsiasi, possiamo istantaneamente ritrovare questa sensazione o questo avvenimento registrati.
Così se rievochiamo un periodo felice della nostra vita, ci sembrerà di riviverlo e allo stesso modo quando penseremo fortemente a una pietanza saporita, ne gusteremo in anticipo il sapore e potrà venirci l’acquolina in bocca. Possiamo richiamare nel nostro pensiero il ricordo dei momenti in cui si era in ottima salute in un qualsiasi momento della nostra vita. Questi momenti sono stati registrati nel nostro cervello e concentrando il pensiero sull’idea di buona salute viene inviato un immenso e complesso numero di vibrazioni relativo a questo stato fisiologico in tutto il nostro corpo. È come se accordassimo le nostre cellule con la radiazione corrispondente allo stato rievocato.
Frequentando con continuità le lezioni MENTAL TRAINING e rievocando con insistenza i momenti in cui si era in buona salute, analizzandoli e godendo di essi come se esistessero nel tempo presente, in poco tempo la sensazione di benessere diventa uno stato che perdura nel tempo, anche al di fuori della lezione stessa. Durante le lezioni vengono ripetuti questi concetti sotto svariate forme, per poter far vibrare tutte le cellule del disco dove sono state registrate le sensazioni di buona salute.

In venti anni in cui ho lavorato in numerose palestre, partecipato a svariate convention ed innumerevoli masterclass, ho assai spesso assistito al cambiamento in positivo di numerose persone, attribuito sicuramente all’attività motoria, ma in buona parte all’utilizzo dell’autosuggestione proposta. Mi è molto difficile esprimere le soddisfazioni e le gratificazioni che ho avuto dalle prime lezioni e corsi sino ad oggi.
Posso solo dire che ho avuto il piacere di incontrare nel mio percorso molte persone e con mental training sono riuscito a risvegliare in loro svariate capacità e sensibilità che erano in una fase di letargia temporanea. Ho avuto l’opportunità di aprire ciò che in mental training ho chiamato “finestre” su aspetti della vita in numerose persone che, in seguito, hanno intrapreso cammini introspettivi e di benessere.

Un altro interessante approccio attraverso il quale si cerca di creare uno stato di benessere è l’ipnosi indiretta. Durante una lezione di mental training viene proposto di accogliere la comunicazione ed i suggerimenti verbali come se fossero un alimento per il corpo. Affinché il corpo fisico durante la lezione possa sfruttare tale nutrimento, la mente non deve come di consueto divorarlo, bensì acconsentire che il contenuto verbale semplicemente lo attraversi per giungere al corpo. Il compito del soggetto allenato è di concentrarsi attentamente su ciò che si sta ascoltando.
I messaggi sono diretti espressamente al corpo; il ricevente più immediato è ovviamente il cervello e in rapida successione il midollo spinale, le vie nervose che raggiungono i muscoli e infine i muscoli stessi, che possono agire sulle parti dello scheletro a seconda del contenuto del messaggio. Anche in questo caso la mente conscia deve partecipare in misura per quanto possibile minima, la mente deve rimanere passiva.

Durante la lezione vengono sovente suggeriti un cospicuo numero di piccoli esercizi opportunamente descritti ed organizzati in sequenza che, nel complesso, hanno un effetto cumulativo e producono l’esito desiderato che potrebbe essere identificato in una maggiore mobilità della spalla, maggiore sensibilità della mano, postura migliore, una percezione dell’Io e del mondo diversa o qualsiasi altro obiettivo. Mental Training utilizza l’ipnosi indiretta come una sorta di gioco del corpo, come un modo inedito di attingere piacere e svago e come un approccio divertente dell’auto conoscenza.
I “giochi del corpo” che vengono proposti durante una lezione variano da esercizi piuttosto semplici ad attività più complesse e rivelano parecchie cose sulle capacità del corpo di interagire con il linguaggio. Anche in questo caso si è notato che il risultato degli esercizi proposti durante una lezione di mental training variano notevolmente da individuo a individuo, inoltre l’esperienza acquisita sul campo ci suggerisce che l’esito dipende dall’eventuale “coincidenza” tra gli esercizi proposti e le tematiche e necessità di un cliente specifico. Inoltre possiamo aggiungere che l’esito è altresì in funzione della qualità di coscienza e del livello di concentrazione con cui si affronta la lezione.

Tuttavia, la frequenza maggiore di risposte, alla domanda posta a fine lezione su come ci si sente, è di avere acquisito un’immagine corporea migliore, una consapevolezza più estesa ed accurata ed infine di percepire maggiormente il proprio corpo sia in termini qualitativi che quantitativi. Tale risultato soddisfa pienamente gli obiettivi di mental training in quanto il desiderio è di permettere ai corsisti un uso più sano ed efficiente del corpo e di condurre ad una più stretta e sana integrazione e coordinazione tra mente e corpo.

Il ruolo di coach dell’istruttore

Durante una lezione fitness l’istruttore assume anche il ruolo di COACH con influenze che spaziano dal Life Coach al Coach Sportivo per l’allenamento mentale. Con il termine coach si intende colui che aiuta le persone, o clienti, a creare e costruire il futuro che desiderano attivando le risorse necessarie affinché quel futuro possa divenire realtà. L’istruttore diventa un po’ come un mezzo che trasporta i corsisti da un luogo di partenza a un luogo di arrivo. Nel mental training il life coach aiuta a raggiungere obiettivi personali anche slegati dalla propria professione. Il suo compito è di fare entrare le persone in contatto con le proprie emozioni, le attese, i rimpianti, le aspirazioni, i sogni, le gioie, le ambizioni e le varie energie di vitalità. Il coach sportivo per l’allenamento mentale o mental training aiuta quelle persone con desideri sportivi agonistici o anche solo parzialmente agonistici e amatoriali a definire gli obiettivi in modo efficace.

Con il suo operato tenta di innalzare il livello di prestazione attraverso l’allenamento mentale cercando di portare il focus sul raggiungimento di risultati concreti.
Inoltre fornisce strategie per portare al massimo utilizzo le risorse personali combinando le risorse fisiche, tecniche e mentali per il massimo livello di prestazione e performance. Tramite il mental training si cerca di favorire e sviluppare nel corsista una maggiore consapevolezza di sé e di ciò che gli sta attorno. Tramite il conseguimento di questo obiettivo una persona può controllare meglio ciò di cui è consapevole.

Lavorando sulle abilità del corsista il coach instructor diventa un vero e proprio insegnante con l’obiettivo di portare al massimo livello l’efficacia, le strategie di comportamento e le abilità di concentrazione.Attraverso sessioni di personal mental training si stimola l’intelligenza e la creatività nella ricerca di nuove soluzioni. Una delle tecniche più “potenti” che il coach condivide con il proprio cliente è la visualizzazione del successo tramite l’ipnosi e visualizzazione. Con questa tecnica si porta la persona a visualizzare mentalmente se stessa nel comportamento che porta al risultato.
Un altro aspetto su cui un personal mental trainer può lavorare è quello di far scoprire al proprio cliente i suoi reali valori e le sue reali convinzioni.
Queste sono le forze principali che determinano i pensieri ed i comportamenti. Inoltre alle convinzioni ed ai valori sono collegati il perché e le ragioni che portano le persone a comportarsi in un determinato modo. In una lezione di personal mental Training tutti gli esercizi si potenziano in quanto è possibile mirarli direttamente al singolo individuo e di conseguenza i risultati di benessere ottenibili sono incredibilmente positivi. Si costruisce un vero e proprio abito fatto su misura per il cliente ed è possibile ottenere feedback utili e straordinari.

Il ricorso alle storie

Un altro grande strumento che si utilizza è la narrazione di storie, metafore, analogie. La saggezza racchiusa nel racconto è molto grande e la sua applicazione molto ampia. In base al problema che il cliente tende a manifestare il personal mental trainer troverà e racconterà una storia adatta a quel tipo di problema. La storia lascia libera l’interpretazione del cliente che potrà trovare nel racconto risposte interessanti, suggerimenti o indicazioni per una direzione da seguire.
Ecco come si può riuscire ad aiutare le persone a stare meglio. La lezione e la sessione di mental training non intende suscitare particolari reazioni ma agire da catalizzatore in modo da amplificare, talvolta accelerare e ancora risvegliare un processo che è già all’interno della persona. Si dà importanza al sentire piuttosto che al pensare, al fare piuttosto che al pianificare, all’essere piuttosto che all’avere e al tempo presente piuttosto che al passato o al futuro.

Le azioni vengono dalle immagini

Ogni nostro comportamento è originato dai pensieri che lo precedono. Se pensi di essere incompetente in un certo campo e rinsaldi continuamente quest’immagine mentale non puoi che estrinsecare nella realtà questo scenario. Comprendere che un pensiero è il primo passo in ogni operazione contribuisce a mostrare il valore della visualizzazione in un contesto positivo. Tanto è vero che anagrammando la parola visualizzazione possiamo ottenere:
Visualizzazione = Visualizza l’azione
cioè anticipa mentalmente con i tuoi pensieri ciò che poi farai fisicamente con il corpo tramite l’azione.

David Cardano

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