Una “Calda” palestra - La Palestra

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Gestione

Una “Calda” palestra

Fra gli elementi decisivi per il successo di una palestra c’è, senza dubbio, l’attenzione per il clima. Il cliente deve stare all’interno del centro, in abbigliamento adatto all’attività fisica, il clima, quindi, dev’essere assolutamente idoneo.

In questo periodo dove il freddo si fa sentire, le palestre, accusano il problema temperatura, soprattutto negli spogliatoi e nelle varie sale di attività. Alla fine degli anni ‘80, le palestre non erano dotate di riscaldamento, si andava ad allenarsi, si sudava con conseguenti danni al nostro organismo. Oggi, invece, i clienti sono molto attenti alle condizioni climatiche delle palestre, anche perché, nelle palestre ben riscaldate vi sono moltissimi clienti over 50. Per questi motivi in fase di costruzione o modifica della vostra attività, è necessario prendere in considerazione il problema ed affidare il progetto ad un’azienda qualificata che saprà proporre la soluzione giusta.
La temperatura ideale della palestra, nel periodo invernale, è l’elemento essenziale per avere tutta la tipologia di clienti, dai bambini agli anziani. Le soluzioni sono molteplici, ma le più frequenti sono:

  1. Riscaldamento con termosifoni
  2. Riscaldamento con fancoil
  3. Riscaldamento canalizzato
  4. Riscaldamento a pavimento

Per ottenere una situazione di benessere termico all’interno della palestra, è tanto importante la qualità del calore prodotto, quanto la sua quantità. Per raggiungere il confort termico, il corpo umano privilegia lo scambio di calore per irraggiamento rispetto a quello per convezione e per conduzione. La maggior parte dei sistemi di riscaldamento presenti nelle palestre, invece, utilizza lo scambio per convezione, in altre parole scalda soprattutto l’aria che ci circonda; ciò aumenta la circolazione delle polveri, la secchezza dell’aria, e i consumi di combustibile.

I primi tre sistemi di riscaldamento sono molto utilizzati

Conviene però soffermarsi sull’ultimo sistema che ritengo sia il futuro per quanto riguarda il confort termico. Il riscaldamento a pavimento, è costituito da serpentine in rame o materiale plastico, nelle quali circola acqua calda ad una temperatura che può arrivare fino a 45°C. e la superficie del pavimento può essere rivestita di parquet, piastrelle…Il trasferimento di calore è per irraggiamento, le superfici riscaldate dalle serpentine irraggiano persone e cose e scaldano molto meno l’aria. Si ottiene così un comfort termico migliore con pavimenti caldi (25 30°C) e aria più fresca (16 18°C circa). Questi sistemi, non coinvolgendo l’aria, non sollevano polveri. Facendo circolare acqua a bassa temperatura disperdono molto meno calore verso l’esterno, inoltre, avendo bassa inerzia termica, scaldano l’ambiente in breve tempo permettendo di accendere l’impianto poco prima. Sono particolarmente vantaggiosi quando si devono riscaldare ambienti con grande volume, e consentono l’alimentazione con pannelli solari. Possono essere impiegati anche d’estate, facendo circolare acqua fredda (13 15°C), si rinfresca l’ambiente senza dover condizionare tutta l’aria, occorre però installare un deumidificatore che eviti la condensa sulle pareti dell’umidità estiva. In commercio sono entrati anche i battiscopa con inseriti i tubi in rame per diffondere il calore, sono meno pratici e riscaldano con minore velocità l’ambiente, evitano però, di smontare il pavimento se lo avete rifatto da poco.

Un risparmio d’energia fino al 40%

Tutti questi sistemi, se ben ottimizzati, permettono un risparmio di energia fino al 40%. Se siete nella attesa di rinnovare l’ambiente e, avete bisogno di riscaldamento, c’e’ una novità assoluta che riguarda un pannello a fibre ottiche e carbonio alimentato a 220w. Il pannello si attacca al muro come un quadro e risolve il problema del riscaldamento consumando pochissimi centesimi di euro l’ora.

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