In questa intervista, Andrea Presti, stella del bodybuilding, condivide i segreti del suo successo, dalla preparazione mentale e fisica fino ai suoi sogni futuri nel mondo del Bodybuilding.
Ciao Andrea quando hai deciso di seguire la strada del bodybuilding e perché hai scelto questo sport in particolare?
La mia storia nel mondo dello sport affonda le sue radici nella mia infanzia. Sono figlio di un noto judoka e maestro di judo, sono stato indirizzato a questa disciplina fin dalla più tenera età. Tuttavia, nonostante questo indottrinamento marziale, in me è sempre stato forte l’amore per i muscoli, per queste fisicità che sembravano scolpite nella pietra e cesellate da fatica e sudore.
Non posso dire di aver scelto il bodybuilding, ma, in tanti momenti difficili l’unica certezza sono state le mura della palestra di famiglia che mi ha accolto, abbracciato e tante volte anche coperto quando, di nascosto da mio padre, mi allenavo in sala pesi con la complicità di clienti, ormai diventati amici, più grandi di me che sostenevano e appoggiavano questo ragazzino che voleva solo una cosa: i muscoli. Dopo aver perso mio padre, e quindi il mio maestro, a 16 anni, ho proseguito per qualche tempo l’attività marziale, per poi decidere, a quel punto coscientemente, di dedicarmi al 100% al bodybuilding e alle competizioni all’età di 25 anni.
Quali sono le principali difficoltà che riscontri nell’allenamento per il bodybuilding e come le superi?
Spesso, vedendo gli atleti in palestra lavorare con grossi carichi e fare fatica, si pensa che il vero sacrificio avvenga tra le mura della sala pesi, ma non è così. L’allenamento, almeno per me, è la parte più bella, quella in cui sono libero di mettermi alla prova con me stesso, cercando di fare una ripetizione in più rispetto alla volta prima, mettendo una “piastra” in più, superando ogni volta il mio limite. Il carico, certo, vincerà sempre; sta a te approcciarlo con la giusta mentalità, il giusto rispetto e perché no, quella voglia di lottare fino all’ultima ripetizione.
Come si prepara una gara di bodybuilding? Quali sono gli aspetti da considerare per ottenere il massimo risultato?
Una gara di bodybuilding si prepara innanzitutto col tempo, specialmente se si parla della mia categoria, quella “open”, senza limiti di peso. Il tempo e il duro lavoro protratto per tanto tempo sono assolutamente fondamentali. Volendo darvi una spiegazione nel modo più pragmatico possibile, possiamo dire che si divide l’anno in fasi di “massa”, in cui il volume di allenamento e il quantitativo calorico sono più alti, perché in questa fase c’è solo un obiettivo: mettere massa, diventare più grossi e più pesanti.
Questo perché il muscolo cresce solo in condizioni favorevoli. A queste fasi si aggiunge il periodo di preparazione che è quello della “definizione”, periodo antecedente alla gara, che ha come scopo quello di andare a “pulire” il più possibile il corpo, portandolo a una percentuale di massa grassa praticamente impercettibile così da esaltare maggiormente la muscolatura, le inserzioni muscolari e le striature. Una delle mie principali caratteristiche, anzi, la mia principale caratteristica è la definizione. Non sono mai stato tra i più grossi sul palco, ma sempre tra i più definiti, in gergo: “tirati”.
Quali sono i tuoi esercizi preferiti per allenare i vari gruppi muscolari?
Amo l’allenamento a 360 gradi. Se dovessi sceglierne uno su tutti amo particolarmente gli stacchi.
Quali sono gli alimenti fondamentali per la tua dieta da body builder?
La mia dieta si compone per la maggior parte dell’anno di pollo, pesce bianco, carne rossa, riso, gallette, pasta, olio, burro d’arachidi e salse “zero”, di cui sono un assiduo consumatore. Ovviamente, anche la scelta dei cibi varia in base al periodo dell’anno e in base alle risposte che il mio corpo dà in quel preciso periodo.
Come ti prepari mentalmente per una competizione importante?
Probabilmente, la risposta cardine a questa domanda risiede nel mio passato sul tatami e dallo schema di pensiero che porta alla pratica costante tramandatami da mio padre. I giorni prima della gara non sono mai i più semplici fisicamente e chiunque dica il contrario mente, perché il corpo comincia a sentire la stanchezza e, nonostante diminuisca l’intensità di allenamento, aumentano le sessioni. Diciamocelo, credo che nessuno si sveglierebbe cantando di gioia alle 4 di mattina per andare a fare il primo allenamento della giornata a stomaco vuoto; ma questa è stata una mia scelta, è la mia vita e i giorni prima della gara non fanno altro che caricarmi, aumentare la voglia di salire sul palco accanto ai migliori atleti del mondo, mostrando i frutti del lavoro fatto e tenendo fino all’ultimo secondo ogni singola posa.
Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro nel mondo del bodybuilding?
Uno tra i miei obiettivi principali è quello di riqualificarmi al Mr. Olympia portando sul palco delle routine ancora più complete per rispettare al meglio i canoni richiesti.
Come gestisci il tuo tempo tra lavoro, famiglia, allenamenti e competizioni?
È difficile, ma cerco di districarmi tra tutti gli impegni, dedicando il giusto tempo a ogni aspetto. Non è facile, ma ci provo.
Come mantieni alta la tua motivazione e determinazione nel raggiungere i tuoi obiettivi nel bodybuilding?
Come già detto in precedenza, io amo questo stile di vita e credo che nessuno debba impegnarsi per “tenere alta la motivazione” quando si fa quello che si ama, perché a prescindere da tutto, da qualsiasi risultato o difficoltà, ci si dedicherebbe comunque a perseguire gli obiettivi prefissati, perché alla base c’è la passione e l’amore per questa disciplina.
Quali sono i tuoi consigli per chi vuole iniziare a praticare il bodybuilding o l’allenamento con i pesi?
Affidatevi a personale competente, seguite scrupolosamente i consigli, ma soprattutto divertitevi.
Sarai presente a RiminiWellness? Farai qualche competizione o seminario?
Certamente sarò presente, per quanto riguarda la seconda domanda, non posso ancora svelare nulla, vi aspetto.
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Intervista a cura della redazione – Foto di Luca Alfieri (L.A. design photographer)
