Consigli l’acquisto dei vostri futuri Treadmill - La Palestra

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Gestione

Consigli l’acquisto dei vostri futuri Treadmill

Ecco una breve carrellata di consigli e aspetti tecnici da prendere in considerazione per una scelta consapevole per l’acquisto dei vostri futuri Treadmill.

Chiunque entri in una palestra “fitness” in qualsiasi parte del mondo nella sala cardio si troverà davanti almeno un treadmill, ma quasi nessuno sa, che questo attrezzo comunemente usato è un’invenzione recente, nonostante fosse brevettato come “macchina per l’esercizio fisico” il 17 giugno del 1913. Solo dopo gli Anni 50 del secolo scorso, furono inizialmente utilizzati per il monitoraggio medico. Uno dei realizzatori dei primi progetti fu un ingegnere americano che di cognome faceva Quinton, e pensate un po’, in Italia qualcuno di voi ha ancora dei tappeti marchiati con questo nome.
Per la cronaca Wayne Quinton è morto nel 2015, possiamo quindi affermare che la storia di questo attrezzo è veramente recente, ma rimane uno degli attrezzi ginnici più conosciuti e venduti al mondo.

Quale scegliere?

Forse la vera domanda iniziale dovrebbe essere “a che cosa mi serve?”, “qual è l’utenza dei miei utilizzatori tipo?”, purtroppo nelle mie consulenze sono le ultime domande che i gestori si chiedono, sapete le prime quali sono? Quanto costa e in quanto si può pagare. Cerchiamo allora di fare un po’ di chiarezza. Non sempre il più caro, il più conosciuto e il più grande è sinonimo di migliore, bisogna partire sempre dalle esigenze che si hanno, come: solo riscaldamento pre allenamento, oppure di utilizzo riabilitativo e correzione posturale, per un allenamento per chi fa trekking magari in montagna, o abbiamo degli atleti che hanno bisogno di fare lavori di interval e velocità con programmi specifici. Molte sono gli utilizzi per un tappeto, ma non è detto che un modello sia l’equivalente dell’altro.

Le caratteristiche

Quali sono allora le caratteristiche principali da verificare, prima del prezzo? Per iniziare direi gli ingombri e la dimensione del piano di lavoro, se abbiamo bisogno di un tappeto per clienti che corrono oltre i 10 km orari, più lungo è il nastro di corsa e meglio è, se al contrario abbiamo prevalenza di persone sovrappeso o che camminano, il primo parametro da verificare è sicuramente la “forza” di trazione del motore. Nonostante il pensiero comune, quando si cammina si ha bisogno di un motore più potente e “grande”, rispetto a quando si corre, questo perché tutto il sistema elettronico è sottoposto a maggior stress, quando le velocità sono basse, soprattutto se a camminare c’è un soggetto di 100 kg di peso. L’ultimo parametro, ma non meno importante, è come viene ammortizzata la corsa o camminata, da valutare saranno sicuramente il tipo di ammortizzatori e materiali usati per tavola e nastri, per poter assorbire l’impatto del piede ad ogni appoggio sul tappeto. Se avete molti attrezzi cardiovascolari a disposizione nel vostro club, potete prendere anche prodotti non sovradimensionati, ma se i tappeti o il tappeto che avete in struttura viene utilizzato praticamente tutto il giorno, forse vale la pena di acquistare un articolo “serio” e non la super offerta del momento, magari trovato su internet, di un usato di 15 anni fa, spacciato per “rigenerato”, oppure qualche offerta del tipo prendi 2 il terzo te lo regaliamo noi.

E l’elettronica?

Poi c’è l’elettronica da valutare, ormai tutti i tappeti hanno all’interno della console un’enormità di programmi preinstallati o da caricare, led dai colori più vari, quasi tutti hanno l’opzione della tv anche touch, tutte cose belle e accattivanti, ma vi servono? Se siete un club che punta sull’immagine e utilizza giornalmente protocolli di lavoro integrati con le macchine, e se utilizzate i dati di ogni singolo allenamento del vostro cliente, probabilmente sono macchine che fanno al caso vostro, ma siamo onesti, chi usa tutta o in parte l’elettronica che c’è dentro a ogni treadmill? In molti casi basterebbe il tasto start e stop con la velocità più e meno.

Il consumo

Per chiudere le valutazioni iniziali di come scegliere un nuovo tappeto metterei anche il consumo elettrico, quanto mi consuma un tappeto? Se ne avessi uno solo o due, poco mi cambierebbe, ma quando diventano 6-7 oppure 10, allora un computo energetico varrebbe la pena farlo. Lo sapevate che da due, tre anni esistono anche dei tappeti piani non motorizzati, addirittura con la possibilità di produrre energia da mettere in rete. Per molti anni, infatti, la concorrenza tra le aziende veniva fatta prevalentemente sull’affidabilità del prodotto, poi siamo passati ai gadget corredati (tv integrate, elettronica, scrivanie al posto dei display), mentre negli ultimi anni abbiamo visto reinventare esteticamente l’attrezzo, dal famoso bananone, al piano inclinato fino a 45%, agli ultimi citati prima con nastro a “tapparella” come lo chiamano gli addetti ai lavori. Abbiamo poi attrezzi che sono a metà tra treadmill ed ellittiche ma questo è un altro capitolo.
Per concludere il consiglio è di non fermarsi alla sola estetica, comunque importante, ma alla funzionalità per le vostre esigenze. Nel prossimo numero vedremo cosa sia meglio fare per mantenere in forma i vostri treadmill.

Scopriamo i segreti nascosti di un Treadmill

INVERTER OLD: schede elettroniche a vista con componenti che si scaldavano molto
INVERTER: i nuovi “cervelli”dei tappeti sono molto più piccoli, potenti e tutti protetti
MOTORE OLD: motori industriali usati per i vecchi tappeti 
MOTORE NEW: i nuovi motori sono più piccoli e potenti alcuni permettono un risparmio anche del 30% di corrente
RULLO CON REGOLATORE: particolare di un treadmill nuovo, spesso polvere e sporco si accumula qui
MOTORE DI ELEVAZIONE: in alcuni modelli di treadmill se si rompe questo pezzo non è più possibile usare l’attrezzo 

Glauco Grassi

Fondatore di Fullsport. Creatore nel 1999 di una delle prime reti di assistenza tecnica dello Spinning®. Formatore e consulente Tecnico (I.S.E.F. statale di Milano) con l’abilitazione dei principali marchi del fitness mondiale.

glauco@fullsport.it

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