Foresto Fit Friendly Le 5 regole - La Palestra

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Foresto Fit Friendly Le 5 regole

Le cinque regole per diventare una palestra “Foresto Fit Friendly” e sfruttare al meglio la crescente tendenza del turismo straniero in Italia, proponendo esperienze di salute in chiave “Made in Italy”

L’istituto centrale di statistica ha certificato che il 2023 sarà il nuovo anno record del turismo straniero in Italia. Come potrebbe tornare utile alle Palestre? Vi rispondo proponendovi cinque regole per diventare una palestra “Foresto Fit Friendly”.

Foresto Fit Friendly Le 5 regole

Tutti vogliono l’Italia

Lo stile di vita degli italiani è in cima alla lista dei desideri di otto miliardi di terrestri, e tra questi chi può permetterselo vuole provare almeno una volta nella vita il nostro “health and food”. Per le palestre, si tratta di realizzare esperienze di salute in chiave “Made in Italy”, adattandolo ai tempi e modalità di esecuzione di un cliente così detto “mordi e fuggi”. Inoltre, la tecnologia e le comunicazioni ci permettono di far continuare qualunque esperienza a casa loro.
È importante, però, offrire un prodotto tipo “in scatola” che il foresto compri ad un prezzo forfettario e porti a casa. In più, se rinnova la scatola con un abbonamento costruito ad hoc, ha la possibilità di continuare con sempre nuove iniziative nel suo percorso di salute italiana. Se vogliamo fare ulteriori passi avanti, è possibile proporre anche il food, o meglio, l’italian food. Niente vieta, ad esempio, al gestore di palestra di trovare un accordo con un ristoratore o una scuola di cucina per organizzare degustazioni o veri e propri corsi di cucina, tutto in chiave esperienziale. Se includiamo nella “scatola” anche i menù e le indicazioni di stile alimentare, possiamo chiamarlo “Italian Health and Food”. Stiamo parlando del lavoro di un product manager, pane quotidiano di ogni buon gestore di palestra.

Non fermarsi davanti alla modernità

Una delle ultime tendenze degli alberghi è l’accoglienza all’americana dove ai clienti viene fornito un codice con il quale potranno accedere direttamente alla loro stanza e a tutti i servizi dell’hotel in autonomia.

Chi del servizio alla persona ne fa una religione, tipico del gestore di palestra, questo può apparire come un sacrilegio che va contro la tradizionale accoglienza fatta di persone vere a completa disposizione, il più delle volte anche con un sorriso. Eppure anche io grande estimatore della accoglienza tradizionale, avendo provato questa tendenza, non ne posso fare più a meno. Se ci pensate, è un po’ come quando nei McDonald’s sono apparsi i primi totem per le ordinazioni. Chi di noi non era contrariato? Eppure, se oggi non li trovate, vi sentireste persi. La seconda regola, quindi, è quella di aggiornare le proprie informazioni e conoscenze a quello che offre il mercato in fatto di tecnologia e di usi e costumi e sei in “pole position”.

Stupisci i clienti stranieri

Trovare nella scatola una selezione di prodotti “health and food” esclusivamente in stile italiano, possibilmente ecosostenibili, come ad esempio i nuovi shampoo e doccia-schiuma solidi rispettosi dell’ambiente e generi alimentari come ad esempio olio di oliva del territorio, è sicuramente un forte strumento di vendita. Crea quindi la tua scatola Made in Italy, magari offrendo, oltre ai contenuti health and food, anche un po’ di cultura con un libro in lingua italiana.

Le regole esistono per non farti pensare

Il concetto di regola ha molto a che fare con il limite (limen Ð border), nel senso che rappresenta lo spazio di libertà che ognuno di noi ha a sua disposizione. Dare per scontato che lo spazio di libertà del cliente descritto dalla così detta “Fit etiquette” di ogni palestra sia lo stesso in tutte le palestre del mondo è sbagliato perché così non è. È importante invece istruire il cliente foresto, possibilmente nella sua lingua o al limite in inglese, sugli usi e costumi della vostra palestra. Gli stranieri, soprattutto quelli di origine anglosassone, hanno una vocazione legale diversa dalla nostra e per evitare equivoci, gli va consegnato un format contrattuale debitamente firmato dalle parti.

Foresto Fit Friendly: Come vendere

Veniamo al punto più interessante, quello di come fare ad incrociare la domanda e l’offerta, o detto meglio, dove trovare e come intercettare i possibili clienti foresti. Qui si gioca in casa. Intanto, il gestore di palestra sa bene che tipo di tariffa applicare e quali pressioni promozionali fare per vendere al meglio al foresto, così come non ha nessun problema a confezionare un prodotto health and food in stile italiano. Dove andare a trovare i foresti invece richiede un lavoro di indagine, tenendo sempre ben presente che il gestore di palestra, per avere successo in questo affare, deve essere consapevole che il perimetro di azione è il suo fuori porta.
Quindi hotel, ma anche affittuari brevi presenti nel suo quartiere sono i possibili luoghi dove si nascondono i foresti, ma non solo quelli. I foresti devono mangiare, muoversi e visitare luoghi nei quali si possono fare azioni di marketing e comunicazione. Quali accordi prendere con questi esercenti, hotel, musei, ecc.? Considerate che state offrendo a tutti gli effetti un servizio di alto livello che valorizza il territorio e che hanno tutto l’interesse a promuovere.

In conclusione, il turismo straniero non è affare di pochi, ma riguarda tutto il territorio nazionale con una fortissima domanda di esperienze di ogni genere e novità. Non importa la dimensione e il tipo di offerta della vostra palestra, perché per fare affari con i foresti basta tirare fuori l’italiano che c’è in voi.
D’altra parte, provate a prendere un taxi a Miami.

Roberto Panizza
Professionista di tour operator, catene alberghiere e amministrazioni pubbliche per lo sviluppo e la promozione della vacanza a tema sportivo e attivo.

panizzarobi@yahoo.it

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