Tenere sempre alta la “temperatura” del club con i concorsi interni - La Palestra

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Gestione

Tenere sempre alta la “temperatura” del club con i concorsi interni

Indire e programmare dei semplici giochi/gara accessibili a tutti è un’idea in più per tenere alto il morale degli iscritti e alimentare condivisioni sui social media positive.

Comunicare ai soci e clienti che il vostro club è diverso da tutti gli altri è un fattore “di sopravvivenza”. A tutti piace avere un tratto distintivo e piace ancor di più ostentarlo. La distinzione e la differenziazione hanno un’alta velocità di contagio. Chi la percepisce e la apprezza la diffonde senza indugio. In tempi di sovra esposizione da social media non ci sono vie di fuga. Chi si annoia e si stanca di una palestra lo comunica e lo condivide, chi in palestra si diverte e vive il suo allenamento con entusiasmo lo condivide ancor di più.

Tutta questa smania di condivisione implica un pericolo purtroppo sottovalutato dai gestori

Se le persone non hanno nulla di interessante da raccontare rispetto a quello che avviene nella vostra struttura, racconteranno proprio quello che la dirigenza aziendale non vorrebbe mai si venisse a sapere. Ovvero i clienti metteranno in evidenza, con più o meno malizia, quei piccoli e inevitabili disservizi che sono l’irriducibile residuo non voluto anche delle gestioni più oculate.

Quindi il coinvolgimento delle persone nella vita del centro fitness deve essere sempre tenuto sotto un’amorevole ma implacabile frusta. La relazione che avete con i vostri clienti surclassa i contenuti tecnici e le appetibilità del listino abbonamenti. Una buona e durevole relazione, monitorata e valorizzata con la giusta comunicazione nei suoi punti di eccellenza, è in grado di annullare sul nascere la più parte delle obiezioni e delle lamentele dei frequentatori.

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Uno strumento semplice ed efficace, per tenere alto il coinvolgimento dei clienti, è il “concorso” interno

Vi ricordate la vecchia gara di torte in occasione delle festività di Pasqua o di Natale? Molto spesso veniva proposta come antidoto motivazionale per tenere alta la frequenza in palestra in momenti in cui per congiunture stagionali particolarmente sfavorevoli (picchi di caldo o di freddo, fortuite combinazioni di giorni festivi e feriali che incentivano lunghi ponti di vacanza) le sale andavano spopolandosi tristemente. La loro riuscita era difficilmente prevedibile e il ritorno in termini di fatturato e fidelizzazione della clientela ancora meno.

Negli ultimi anni le curve della frequenza nel corso dell’anno solare stanno lentamente smussando i picchi (gennaio e settembre) e le depressioni (dicembre ed agosto) assestandosi su di un andamento più sinuoso, che conferma la graduale penetrazione di uno stile più o meno costante di afflusso nelle palestre e centri fitness.

Ma questo trend positivo da solo non basta e non deve essere consolatorio. Il management aziendale deve fare di tutto per avere una frequenza il più possibile costante durante la stagione allineando ed aggregando domanda ed offerta. Clienti e atleti che frequentano con assidua costanza, che acquisiscono sane abitudini e un sano stile, e che dunque devono essere costantemente invitati a raccontare sui “social media” la loro soddisfazione.

Il gioco è una cosa seria

Tutto questo va gestito con severità e correttezza, altrimenti si innescano una serie di meccanismi perversi che potrebbero trasformare la buona relazione in un conflitto rovinoso per le sorti della struttura. Un torto subito o presunto durante uno dei nostri giochi rende praticamente impossibile il rinnovo di un abbonamento, chi si sente danneggiato o defraudato perde fiducia e la prima motivazione all’acquisto è proprio la fiducia.

Nicola Andreini

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