Che cosa significa boutique gym? quali sono le differenze con una palestra tradizionale? Vediamo insieme le caratteristiche di questo modello di business che punta sulla specializzazione e il profitto del club.
Una Boutique Gym esprime un nuovo modo di concepire e (far) vivere il fitness. A differenza di un centro fitness generalista, di ampia metratura e con un calendario di attività vario ed eterogeneo, una palestra boutique offre un servizio specializzato che mira all’elevata qualità: non più tutto il mondo fitness compreso nell’abbonamento, ma solo una o alcune (pochissime) attività che definiscono il focus e la specializzazione della boutique.
Perché scegliere questa formula?
Aprire una palestra tradizionale e lanciarsi in un mercato colmo di concorrenti è oggi diventato molto rischioso, sia in termini economici sia strategici. Appare sempre più necessario differenziarsi. La Boutique Gym che insieme a Elisa Granetto abbiamo scelto di avviare è focalizzata su due aree solo apparentemente distanti tra loro: Yoga e Athletic Training. Due decenni di lavoro trascorsi nei grandi club tradizionali ci hanno permesso di conoscere le principali esigenze dei consumatori e riconoscere le tendenze di un settore in continua evoluzione.

Le differenze principali tra una palestra comune e una boutique
La boutique gym si differenzia da una comune palestra “vecchio stile” per alcuni semplici, ma fondamentali aspetti.
Scopriamo insieme i principali:
• Offerta limitata
La boutique gym offre volutamente una selezione limitata di servizi per i quali ha deciso di specializzarsi: nel tempo questo permetterà di essere riconosciuti come i “migliori” in ciò che si propone.
• Alta qualità
Una boutique gym deve necessariamente esprimere elevati livelli di competenza e professionalità. Come fare? Lo staff dovrà essere all’altezza della situazione: questo significa che non è il posto di lavoro adatto a improvvisati o neo-patentati…
• Piccoli numeri, grandi risultati
Sala corsi piena di gente come un uovo? Solo un lontano ricordo… Le classi accolgono un numero di partecipanti preciso e limitato: allenarsi in piccoli gruppi permette di essere costantemente controllati dal trainer e ottenere anche input personalizzati e specifici per i propri obiettivi. La percezione sarà quella di una lezione di personal-training condivisa con altre persone.
• Attenzione al cliente
Credo di non sbagliare affermando che la frase: “l’istruttore non mi segue”, sia quella più ascoltata nelle palestre comuni. In una boutique gym, invece, non la sentirete mai, nemmeno per sbaglio: il cliente viene prima di ogni cosa. Le persone non cercano il bilanciere di ultimo modello o gli attrezzi griffati. Il cliente della boutique gym ama essere chiamato per nome, fare due chiacchiere, condividere esperienze ed emozioni: l’allenamento in sé è quasi una conseguenza di tutto il resto…
• Lo “spogliatoio”
I partecipanti alle varie classi diventeranno in breve tempo dei veri e propri compagni di squadra che prima, dopo – e talvolta anche durante – gli allenamenti “faranno spogliatoio”, divertendosi come vecchi amici: questa è la strada giusta.
Come si gestisce un club di questo tipo?
Con tanta passione. A mio parere una boutique gym non può essere vista solo come un business. Non è paragonabile a un grande club tradizionale o a una low-cost dove prima di tutto viene il budget. Qui c’è molto altro. L’attenzione è sulle persone, sui loro desideri, sulle loro difficoltà, esigenze e di conseguenza anche la gestione sarà diversa: giornate speciali, feste, riconoscimento dei risultati, aperitivi e grigliate…
Le competenze necessarie
La specializzazione dell’offerta e la richiesta di eccellenza dei servizi richiedono la presenza di un manager in possesso di un molta esperienza nel settore e di spiccate conoscenze tecniche. Sarà fondamentale la capacità di individuare con esattezza il pubblico e la fetta di mercato verso cui ci si vorrà rivolgere.
Lo staff dovrà essere scelto con cura estrema: personalmente punterei su laureati in Scienze Motorie con dell’esperienza lavorativa alle spalle, ma non nego di aver conosciuto personalmente trainer altamente qualificati senza questo tipo di laurea. L’istruttore è la figura di riferimento delle classi e come tale dovrà condividere pienamente il progetto e la filosofia della boutique: potrebbe non bastare trovare un ottimo istruttore se egli stesso non dovesse sentirsi parte integrante della boutique stessa.
Cristian Valente
Laureato in Scienze Motorie, personal trainer, fitness manager e consulente marketing con esperienza, maturata dal 1999 a oggi, collaborando con importanti club della Lombardia. Nel 2016, insieme ad Elisa Granetto, fonda Next Gym Studio.
www.nextgymstudio.com