Forma giuridica ETS cosa c'è da sapere - La Palestra

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Normative

Forma giuridica ETS cosa c’è da sapere

Come cambia l’acquisizione della qualifica di Ente del Terzo Settore e quali sono gli aspetti specifici per gli enti sportivi dilettantistici.

La Riforma dello Sport stenta a trovare compimento e la sua partenza non è stata certamente delle più agevoli, complice anche l’entrata in vigore scaglionata dei decreti che compongono questa importante normativa. Il 2022 è comunque l’anno in cui tale riforma inizia a prendere forma soprattutto alla luce dell’entrata in vigore del Decreto Legislativo 36/2021 (il primo dei cinque decreti della Riforma dello Sport) e della piena operatività del RUNTS, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore.
Con l’entrata in vigore delle nuove regole è opportuno fare chiarezza su questa particolare tipologia di enti riformata dal Codice del Terzo Settore, sulla loro specifica qualifica giuridica e sulle novità per la costituzione di un Ente del Terzo Settore, soprattutto per quel che riguarda le realtà sportive, che sono quelle che più ci interessano.

Cosa sono gli ETS e quali sono i requisiti per assumere questa qualifica

Quando si parla di Enti del Terzo Settore (ETS) si fa riferimento a organizzazioni (commerciali o non commerciali) che possono assumere una diversa forma giuridica e che hanno come scopo quello di perseguire una finalità civica, solidaristica e di utilità sociale con la particolarità di prevede l’assenza di scopi di lucro.
Per costituire un ETS è quindi indispensabile prevedere l’esercizio esclusivo (o principale) di una o più attività di interesse sociale. Il secondo presupposto è che questi enti abbiano la destinazione vincolata del patrimonio che deve essere quindi destinato allo svolgimento delle attività previste dallo statuto. L’assunzione della qualifica di Ente del Terzo Settore comporta l’adempimento degli obblighi legati alla denominazione sociale dell’ente e a tutti i vincoli in materia di trasparenza (redazione del bilancio di esercizio e in alcuni casi del bilancio sociale così come della pubblicazione dei compensi, dei corrispettivi e degli emolumenti riconosciuti a dirigenti, associati e ai componenti degli organi amministrativi) e pubblicità. Come anticipato c’è poi l’obbligo, per l’ottenimento della qualifica di Ente del Terzo Settore, di iscrizione al RUNTS.

La forma giuridica

Quando si parla di forma giuridica si fa riferimento a una particolare tipologia di organizzazione creata allo scopo di condurre affari e intraprendere un’attività commerciale. Per quel che riguarda gli ETS e i loro specifici scopi sono previste due diverse forme giuridiche: quelle riconosciute e quelle non riconosciute. Nelle prime rientrano le Associazioni e le Fondazioni, mentre nelle seconde rientrano le Associazioni non riconosciute e i Comitati.

Quali forme giuridiche può assumere un ETS e quali sono le differenze

Esistono poi, e sono regolamentate da norme speciali, le forme giuridiche legate agli enti con personalità giuridica privata e quelli senza personalità giuridica. Rientrano tra le associazioni le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e le Società di Mutuo Soccorso.
Tra le società, invece, troviamo la Cooperativa Sociale, la Società Sportiva Dilettantistica (SSD) e l’Impresa Sociale.
Le differenze riguardano la tipologia civilistica che l’ente assume, le regole di ammissione dei soci e di governo dell’ente, la tipologia di entrate, l’eventuale presenza di volontari, i destinatari dell’attività e la denominazione obbligatoria che questi enti devono assumere.
La disciplina può apparire particolarmente complessa, motivo per cui l’assistenza fiscale si rivela indispensabile per comprendere qual è la forma giuridica più adatta e conveniente per perseguire i fini dell’ente che si vuole costituire. Per ricevere l’assistenza necessaria lo Studio Co. De. Accounting di Roma offre consulenza specifica a tutti gli Enti del Terzo Settore, specialmente quelli sportivi. Una consulenza preziosa sia in fase di nuova costituzione che di gestione dei bilanci e dell’attività svolta. l’assistenza fiscale di uno studio commercialistico qualificato è infatti imprescindibile per assicurare la crescita dell’ente e assicurargli quella stabilità e quella progettualità necessari per perseguire i fini per cui quell’ente è stato costituito.

Le forme giuridiche per gli ETS con la Riforma dello Sport

Alla luce di quanto appena detto facciamo il punto della situazione per quel che riguarda gli enti sportivi. Con l’entrata in vigore degli articoli del Decreto Legislativo 36/2021, in modo particolare l’articolo 6 che si occupa di disciplinare le forme giuridiche ammesse, dal 1 gennaio 2022 sono solamente tre le forme giuridiche ammesse.
Si tratta delle associazioni sportive prive di personalità giuridica, le associazioni sportive con personalità giuridica di diritto privato e le società di cui al Libro V Titolo V del Codice Civile. In quest’ultimo punto rientrano le società di capitali e le società di persone ma rimangono escluse le cooperative. Rimane invariato invece l’obbligo di affiliazione alle Federazioni Sportive Nazionali, agli Enti di promozione Sportiva e alle Discipline Sportive Associate così come la possibilità di prevedere l’affiliazione contemporanea a più di un organismo sportivo.
Gli enti sportivi dilettantistici (ASD e SSD) potranno quindi assumere la qualifica di ETS o di impresa sociale. In questi casi la normativa di riferimento è quella prevista dal Decreto Legislativo 36/2021; nel caso di elementi per cui queste realtà si rivelano incompatibili con quanto previsto dal decreto è il Codice del Terzo Settore il riferimento normativo.

E il RUNTS?

Con l’introduzione e l’effettiva operatività del Registro Unico del Terzo Settore gli enti che lo vorranno potranno iscriversi a questo registro e in questo senso ottenere la qualifica di ETS, beneficiare delle relative agevolazioni fiscali (e non solo), accedere al 5×1000, stipulare convenzioni che le amministrazioni pubbliche e, laddove previsto, acquisire la personalità giuridica. Con l’introduzione del RUNTS vengono quindi di fatto abrogate le normative specifiche in precedenza valide per le APS e le ODV, motivo per cui per l’accesso al Registro Unico del Terzo Settore sono spesso previste delle modifiche agli statuti.
La qualifica di ETS, che si ottiene con l’iscrizione al RUNTS, è facoltativa e a seguito della riforma vengono escluse dalla possibilità di rientrare in questa categoria tutte le amministrazioni pubbliche, le associazioni politiche, i sindacati, le associazioni professionali e quelle di rappresentanza di categorie economiche e le associazioni di datori di lavoro.

Daniele Di Geronimo

Giornalista pubblicista e Copywriter per passione e professione. Laureato in Lettere Moderne collaboro con lo Studio Co.De Accounting di Roma per la redazione di contenuti editoriali per il web con particolare attenzione verso il settore dello sport, degli enti sportivi dilettantistici e delle varie tematiche fiscali e normative che li regolamentano

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