Gestire una piscina la guida - La Palestra

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Gestione

Gestire una piscina la guida

Gestire una piscina nel proprio centro sportivo nasconde spesso costi elevati, ecco come trasformarla in un centro di profitto.

Da sempre la piscina è, e rimane, un’attrazione desiderata da tutti i proprietari di centri e imprenditori del wellness. Il sogno di ogni operatore del settore è quello di poter avere all’interno del proprio centro una vasca d’acqua per arricchire i servizi offerti sapendo che si tratta di un’area molto ambita dai frequentatori. Una piscina però costituisce in sé parecchi costi fissi molto alti: acqua, il riscaldamento dell’acqua, il riscaldamento dell’ambiente, prodotti chimici per il trattamento delle acque, pulizia e guardia vasca. In pratica una piscina è un costo molto pesante per qualsiasi struttura, anche per centri molto grandi che potrebbero sostenere i costi con altre attività.
Aggiungiamo pure che il costo di realizzazione è notevole, specialmente se la vasca non è posata su terra: occorre eseguire un’opera di ingegneria seria con calcoli bene eseguiti onde evitare eventuali cedimenti strutturali e/o successivi perdite d’acqua.
I costi poi possono essere contenuti se le dimensioni dalla piscina vengono ridotte, si può decidere di rinunciare al nuoto e realizzare solo una vasca per i corsi e per lezioni private singole di nuoto per bambini e adulti.

Gestire una piscina: la piscina è una bella cosa ma costa tantissimo realizzarla e mantenerla

Come poter far fronte a questo investimento: come capovolgere un grosso centro di costo in un centro di profitto? Come mettere a reddito un’area che altrimenti rischia di rimanere una bellissima oasi per 4 bagnanti e una forte passività di costi? In una situazione così costosa al titolare non resta altro che caricare il costo dell’abbonamento per cercare di contenere le perdite generate dalla piscina , usando come motivazione la semplice bellezza del centro e la sua versatilità.

Ecco che allora è necessario studiare un programma di servizi che possano diventare una risposta concreta a questi costi. Esso si può schematizzare così:

  1. Scuola nuoto
  2. Lezioni private
  3. Corsi acquatici

La scuola nuoto

La scuola nuoto è sostanzialmente la colonna portante dell’economia della piscina la quale, se è di dimensioni accettabili per nuotare (minimo 18/20 metri di lunghezza), può essere utilizzata per organizzare una scuola nuoto per bambini dai 5-13 anni (sotto i 5 anni occorre che l’acqua sia molto più calda). Quello che conta è organizzare la scuola in maniera tale che non tolga totalmente la possibilità ai soci di frequentare il nuoto libero. Per esempio organizzarla il pomeriggio dalle 15 alle 18 lasciando possibilmente sempre una corsia libera.

La scuola nuoto deve essere organizzata per livelli e relativi brevetti da conseguire legati agli stili da imparare:

  • livello acquaticità e distensione sul dorso
  • livello dorso e crowl (stile libero)
  • livello inserimento della rana
  • livello inserimento del delfino
  • livello agonistica e introduzione dell’uso del cronometro.

I livelli possono essere rappresentati da simboli anche carini tipo: girino, cavalluccio marino, pesce volante, pesce spada, delfino e squalo. dopo di che ovviamente ogni scuola nuoto può inventare i suoi brevetti e relativi simboli. Ciò che conta è rendere stimolante il raggiungimento di ogni livello e il suo superamento con relativo passaggio a quello superiore, con la conquista del distintivo da cucire sul proprio accappatoio (Gestire una piscina).
La motivazione poi può essere resa ancor più forte dall’inserimento di eventi stimolanti e divertenti come le gare di Natale e/o di fine anno, o giochi senza frontiere, dove gli alunni vengono coinvolti attraverso garette e obiettivi da raggiungere utilizzando i vari stili acquisiti. Tutto ciò rende la scuola nuoto divertente e importante per i ragazzi e per i genitori, i quali vengono coinvolti emotivamente e fidelizzati fino all’ultimo livello. Si ottiene così un introito quasi sicuro per 5 anni per ogni iscritto.

Le lezioni private

Le lezioni private integrano il fatturato della piscina e qualificano ulteriormente il settore acqua. Esse possono essere proposte senza limiti di età dai 5 anni fino ai 90 anni. Chiunque può avere interesse ad imparare a nuotare o a migliorare uno stile. Organizzate a tutte le ore della giornata utilizzando solamente una corsia, lasciando le altre a disposizione dei soci.

Gestire una piscina: i corsi acquatici

Infine l’organizzazione dei corsi acquatici: spin bike, acquagym, apnea/sub, e tutti i corsi previsti dalle innumerevoli innovazioni create dalle case costruttrici di attrezzature per acqua. Anche questi corsi devono essere previsti ad incastro in un planning studiato tale per cui il monte ore della piscina sia ben regolato e offra così molte possibilità di servizi.
Infine la piscina offre la possibilità di creare un cross-selling e merchandising organizzando la vendita di cuffie, occhialini, costumi, tavolette, ciambelle, borse, zainetti ecc. stando ben attenti a brandizzare tutto in modo che il nome del centro sia ben rappresentato.

Per concludere, è necessario che l’attrazione piscina sia veramente tale e che sia in grado di produrre reddito in modo da poter far fronte a costi notevoli di cui si parlava precedentemente.
Tutto ciò deve essere ben studiato dalla proprietà partendo dalla precisa conoscenza dei costi di gestione e tenendo ben presente quello che è stato il costo di realizzazione il quale potrà essere ammortizzato solamente in un tempo molto lungo.

Fabio Swich
Ideatore di UpWell, società di servizi benessere, e pioniere del cardio-fitness dal 1986.
fswich@upwell.it

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