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Fitness

Il taping neuro muscolare

Cosa sono quelle fasce elastiche colorate, simili a grandi cerotti, che indossano gli atleti durante le loro prove agonistiche? A cosa servono? E chi può trarne beneficio?

Sempre più spesso si vedono atleti professionisti o amatoriali che indossano dei “cerotti” dai colori sgargianti. Sembra quasi una moda, ma in realtà il Taping Neuro Muscolare (T.N.M.) o Kinesio taping, è una metodica che risale agli anni Settanta ad opera del chiropratico giapponese Dr Kenzo Kase. In Europa la prima comparsa è avvenuta in occasione delle Olimpiadi di Atene del 2004. Si tratta di un vero e proprio ausilio terapeutico per i disordini muscolo-scheletrici, fondamentale alla riduzione dei linfedemi e alla gestione del dolore.

Non limita, non contiene ma informa il muscolo o l’articolazione coinvolta, permettendo la miglior risposta neuromuscolare e facilitando i relativi processi di auto guarigione del corpo; inoltre sviluppa appieno la sua efficacia attraverso l’attivazione dei sistemi circolatori (venoso e linfatico) e neurologici, assicurando libertà di movimento. La filosofia di questo metodo è in sintonia con i principi Osteopatici secondo i quali la struttura governa la funzione e secondo cui il movimento è vita.

Il T.N.M. si differenzia dal bendaggio funzionale classico, che ha come scopo la limitazione o il controllo dei movimenti articolari e dei muscoli stessi, utile per evitare la totale immobilizzazione. Il T.N.M. ha lo scopo di stimolare la zona di applicazione, garantendo la possibilità di effettuare il gesto atletico senza andare incontro a fenomeni di stasi circolatoria.

Caratteristiche del T.N.M.

I nastri sono di una stoffa di cotone al 100% con delle fibre elastiche prive di lattice, hanno lo stesso spessore della pelle, lo stesso peso specifico ed una elasticità in senso longitudinale del 40% (come la cute), sono traspiranti, resistenti all’acqua, ipoallergenici e non contengono farmaci. Possono essere applicati e mantenere la loro efficacia per circa 3-4 giorni.

Il tape viene tagliato e applicato in modo diverso a seconda dello scopo che si vuole raggiungere. Ad esempio il tape specifico per problemi linfatici viene tagliato a ragnatela. La differenza dei colori è per gli orientali legata alla cromo terapia, per noi europei, l’unica differenza oggettiva è una maggiore resistenza elastica dei colori più scuri rispetto ai chiari.

L’azione del Taping sulla muscolatura

I muscoli contratti e sovraccaricati tendono ad infiammarsi. Quando un muscolo è in condizione di sovraccarico, lo spazio tra pelle e muscolo risulta ridotto, soprattutto se edematoso, limitando così il flusso linfatico e venoso e applicando una pressione sui recettori del dolore. L’applicazione del tape su muscoli e pelle pre stirati è fondamentale per far sì che non appena il corpo si muove, il tape possa funzionare come una pompa agendo sui liquidi corporei con un drenaggio costante per 24 ore al giorno.

Successivamente e lentamente la riduzione di pressione permette al sistema linfatico di drenare liberamente. L’applicazione del Tape favorisce una migliore circolazione sanguigna e linfatica nell’area da trattare e riduce di conseguenza il dolore tramite il sollevamento della pelle, aumentando così lo spazio interstiziale. Il risultato è una riduzione della pressione e dell’irritazione sui recettori del dolore, una stimolazione dei recettori meccanici, una normalizzazione del tono muscolare e della fascia, un miglioramento del R.O.M., una riduzione dell’affaticamento e dei crampi muscolari, con conseguente prevenzione delle lesioni muscolari grazie al ripristino della giusta tensione.

Non è una terapia elettiva, ma una validissima terapia di supporto. Può essere utilizzata anche in via preventiva per ridurre il rischio di aggravamento di una patologia, che potrebbe diventare un serio problema per il nostro atleta. Diventa una terapia fondamentale insieme al drenaggio linfatico manuale, nella cura dei linfedemi e delle aderenze cicatriziali come ad esempio nei casi di mastectomie e/o quadrantectomie.

Vantaggi del taping neuromuscolare

Sicuramente ne possono trarre beneficio tutti coloro che sono affetti da patologie dell’apparato muscolo scheletrico (stiramenti, algie, borsiti, tendiniti, fasciti, ecc.) ma anche, come dicevamo precedentemente, possono aiutare tutti quei pazienti sottoposti ad interventi chirurgici importanti, con esiti cicatriziali e linfedemi persistenti.

In tutte queste situazioni il denominatore comune è la compressione dello spazio linfatico e la limitazione della circolazione della linfa e del microcircolo. L’applicazione del tape, sollevando la cute, riduce tale compressione facilitando la circolazione linfatica ed il microcircolo sanguigno, facilitando il drenaggio degli essudati. Ciò migliora la risposta motoria, riduce il dolore e l’affaticamento muscolare.

Eventuali controindicazioni del taping sono legate alla competenza ed al buon senso. È chiaro che, conoscendo le proprietà drenanti e di attivazione del microcircolo, si eviterà l’utilizzo del taping in pazienti affetti da alcuni tumori, si eviterà su ferite, infezioni o manifestazioni allergiche cutanee. Anche in caso di trombosi è meglio utilizzare cautela e consultare il medico, come anche in alcuni casi di diabete. A mio avviso è fondamentale valutare caso per caso e nel dubbio consultare il medico.

Una metodica efficace

La tecnica originale di Kenzo Kase è il kinesio taping method (termine registrato). In questi ultimi anni si è sviluppata un’ampia ricerca e sperimentazione partendo dal principio base di Kenzo Kase; ciò ha dato vita a diverse scuole di pensiero e quindi a diverse impostazioni e metodi. Il metodo ad oggi è largamente usato e non è raro sentir parlare di taping al ginocchio, taping alla spalla, taping alla caviglia e forse il più popolare, il taping cervicale.

È la metodica di applicazione utilizzata che rende realmente efficace il kinesio taping quindi non ci si può improvvisare.

Utilizzando il tape e applicando i concetti del T.N.M., a seconda del grado di tensione, della forma utilizzata ed in particolare della direzione della tensione applicata al nastro, possiamo avere un effetto inibente o facilitante, drenante ed analgesico.
Ad esempio, a seconda della direzione applicata al tape, si ottengono differenti risposte:

  • nella direzione origine – inserzione, si migliora la contrazione di un muscolo indebolito con leggera o moderata tensione;
  • nella direzione inserzione – origine, si riduce l’affaticamento muscolare con leggera o leggerissima tensione.

Solo professionisti qualificati e formati ci danno garanzia di buoni risultati, grazie all’alto livello di competenze raggiunte. Solo dopo essersi qualificati ed aver acquisito le diverse tecniche oggi proposte si può variare e creare la propria tecnica, con piccole modifiche, sulla base di una completa conoscenza anatomica e fisiologica.

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