La frutta proteica secca e la frutta proteica fresca - La Palestra

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La frutta proteica secca e la frutta proteica fresca

Quando ci alleniamo in palestra è fondamentale garantire al nostro corpo il giusto apporto di proteine. Questo quantitativo tende a crescere in conseguenza del fatto che l’organismo sotto sforzo brucerà più proteine e a sua volta ne necessiterà una maggiore quantità. Principalmente le proteine sono contenute nella carne di manzo, pollo, tacchino e agnello. Purtroppo il consumo eccessivo e costante di questi alimento potrebbe danneggiare il nostro organismo.

Qui entra in gioco il cibo consumato dall’uomo sin dalla notte dei tempi, la frutta. L’essere umano primordiale era principalmente fruttariano, cibandosi quasi esclusivamente dei prodotti degli alberi. Infatti il nostro corpo è rimasto quasi identico a quello dei nostri progenitori, preferendo una dieta vegetariana e non carnivora, come è attualmente quella seguita dalla maggioranza delle persone. Basti pensare che la percentuale media di proteine contenuta nella frutta è superiore a quella del latte materno che può essere definito il nostro alimento base nella crescita. Un chiaro esempio dell’ottimo apporto fornito dalla frutta proteica sono coloro che seguono un regime alimentare di tipo vegetariano o vegano: nella loro dieta non si concedono di mangiare carne animale e talvolta nemmeno i loro derivati, che costituiscono le principali fonti di proteine a cui una persona solitamente attinge.

La frutta proteica ha anche altre qualità, come combattere le impurità nel corpo e favorire il corretto funzionamento dell’organismo. La buona qualità delle proteine fornite dalla frutta proteica fa il pari con i legumi e le alghe che, anche se meno comuni e versatili magari, posseggono la quantità più alta di proteine vegetali.

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La frutta proteica sotto forma di barrette

La frutta proteica può soddisfare da sola il fabbisogno giornaliero di proteine, ma sarebbe quasi impensabile per alcuni di noi rinunciare a carne e derivati animali. Anche la continua evoluzione delle piante che producono queste risorse, le ha rese meno appetibili al palato umano rispetto ai succosi e saporiti prodotti delle foreste di secoli fa. L’uomo ha preferito puntare alla produzione di massa della frutta proteica, piuttosto che cercare di mantenerne i sapori originari.

La frutta proteica può essere consumata come spuntini e merende al fuori dai pasti o come contorno per piatti più ricchi e saporiti a base di carne. Per invogliare gli atleti a consumare questo genere di alimenti vengono create ogni giorno nuove barrette a base di frutta proteica. Resta comunque facile farsi ingannare da questi prodotti e dal loro contenuto calorico. Basti pensare che anche solo 12 grammi di grassi equivalgono a circa 100 kcal. Quindi dobbiamo sempre tener presente che la barretta di frutta proteica potrà anche avere poche calorie ma solo perchè ha un peso veramente irrisorio.

Questo genere di snack, a differenza di un comune frutto come una mela che ha la capacità di trattenere acqua con le sue fibre, ha uno scarso potere saziante. Il consiglio migliore da un punto di vista nutrizionale resta sempre quello di mangiare della sana e classica frutta proteica durante le pause giornaliere: se cercate il senso di sazietà dalle barrette, ne resterete delusi. Inoltre quelle più commerciali e conosciute, definite talvolta iperglucidiche, potrebbero essere anche dannose per l’organismo se consumate troppo frequentemente.

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2 tipi di frutta proteica: secca e fresca

Esistono moltissimi tipi di frutta proteica che per comodità vengono suddivisi in 2 grandi categorie che rispecchiano le loro peculiarità:

  • Frutta proteica secca: ricchissima di proteine, vitamina E, nonchè ottima fonte energetica. Queste sue caratteristiche aiutano l’organismo a tenere a bada la pressione arteriosa e ad abbassare il livello del colesterolo. La frutta proteica secca è molto importante per tutte queste sue proprietà mediche che migliorano in generale il sistema cardio-circolatorio. Essendo ricoperta da un guscio protettivo, la frutta secca è molto comoda per gli spuntini quando si è fuori casa. L’involucro esterno non ha solo uno scopo difensivo, ma permette a questo tipo di frutta proteica di conservare dei nutrimenti fondamentali. Andando nello specifico gli anacardi, le mandorle e il cocco hanno parecchie fibre che rappresentano un’ottima arma per prevenire il cancro all’intestino. Tra i macronutrienti abbiamo le proteine vegetali di svariato genere come ferro e zinco, ma anche gli acidi fondamentali omega 3 e omega 6: di fatto la frutta proteica secca può essere una validissima alternativa alla carne, tanto quanto i legumi. La frutta proteica generalmente è particolarmente ricca di potassio, fosforo, magnesio (anacardi), selenio (noci) e acido folico (nocciole, noci e mandorle). Risulta facilissimo consumare questo tipo di alimento che si cala perfettamente nel binomio dieta e fitness.

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  • Frutta proteica fresca: come suggerisce il nome ci riferiamo ai frutti coloratissimi, saporiti e succosi come arance, fragole, prugne, mango, mele e banane. Questa frutta proteica, oltre ad essere ricchissima di vitamine tra cui C ed A, costituisce un vero e proprio pilastro dell’alimentazione umana. Come la frutta secca favoriva il sistema cardio-circolatorio, la frutta proteica fresca ha delle proprietà benefiche che riguardano soprattutto il corretto funzionamento dell’apparato renale. Essendo costituita in buona parte da acqua, mantiene idratato il corpo e riduce l’affaticamento dei reni. Nella varietà della frutta proteica fresca si spazia da frutti altamente calorici tra cui castagne, avocado e cocco a quelli con un apporto di calorie inferiore come arance e mandarini. Questo genere di frutta proteica contiene in generale un basso livello lipidico ma, insieme ai cereali integrali e agli ortaggi, possiede molti ioni alcalini fondamentali come magnesio, potassio, selenio, rame e zinco. Come la frutta secca quella fresca possiede a sua volta una forte capacità antiossidante ottima sia per contrastare l’invecchiamento, che per prevenire la cancerogenesi.

Quindi anche per sostenervi durante l’allenamento potete ricorrere alla frutta proteica secca o fresca indipendentemente dal vostro biotipo: vale per il somatotipo endomorfo, il somatotipo ectomorfo e il somatotipo mesomorfo.

 

Valori nutrizionali della frutta proteica

Ecco i valori relativi alle proteine della frutta proteica più comune (percentuale al grammo):

  • albicocche secche 4.9 %
  • banane disidratate 3.89%
  • banane 1.09%
  • fichi secchi cotti 3.3%
  • uva secca 3.07%
  • datteri secchi 2.45%
  • avocado 2.23%
  • prugne secche 2.18%
  • datteri 1.81%
  • melograno 1.68%
  • albicocche 1.4%
  • more 1.39%
  • kiwi 1.14%
  • ciliegie 1.06%
  • pesche noci 1.06%
  • arance 0.94%

AVVERTENZA – I contenuti degli articoli di questa rivista non hanno valore prescrittivo, ma solo informativo e culturale. Tutti i nostri consigli e suggerimenti vanno sempre sottoposti all’approvazione del proprio medico.

*NOTA INFORMATIVA SUGLI INTEGRATORI ALIMENTARI Leggere attentamente l’etichetta apposta sul prodotto. In ogni caso richiedi il parere del medico o del farmacista. Il prodotto è controindicato nei casi di patologia epatica, renale, in gravidanza e al di sotto dei 12 anni. Gli integratori non sono da intendersi come sostituti di una dieta variata. Non superare la dose consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età.

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