Functional Training, soddisfa clienti e gestori - La Palestra

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Gestione

Functional Training, soddisfa clienti e gestori

Scegliere il FT nel proprio centro significa spendere di meno e offrire un servizio flessibile, democratico e di massima qualità. Esaminiamo tutti i benefici per i gestori dei club

Ovunque si parla dei benefici che l’allenamento funzionale può dare in ambito psico fisico, ma raramente si è portato ad esempio come il functional possa essere una pratica che fa bene alla persona, così come alla gestione economica di un club. Durante gli ultimi dieci anni di attività, ho avuto la fortuna di ricoprire più ruoli all’interno dei club, dall’istruttore di sala pesi al fitness trainer, dal personal trainer al responsabile functional training per passare anche attraverso i ruoli di receptionist- amministrazione all’interno di importanti strutture, fino ad arrivare alla distribuzione di attrezzatura fitness e ad amministrare società operanti nel functional training.
Tutte queste esperienze mi hanno spinto a riflettere su quanto sia affascinante e complesso il Mondo del Fitness. La tendenza, oggi, verso un allenamento attento alla funzione del corpo e non solo al suo aspetto, potrebbe essere la soluzione sia per il trainer di conquistare quel rispetto che un ruolo del genere merita, sia per il manager, che in tempi dove non è concesso sperperare denaro, ha la possibilità di investire il minimo ottenendo molto.

I vantaggi per chi investe nel FT
Faccio ora esempi concreti, tenendo in considerazione quelli che ritengo i tre principali vantaggi nell’investire nel functional training:
1. Costi bassi e manutenzione zero
2. Ingombro minimo e versatilità massima
3. Adatto a qualunque livello di fitness

Costi bassi e manutenzione zero
Ritengo che il functional training sia l’opportunità che i responsabili dei centri aspettavano, l’occasione di poter dare un servizio di qualità ai propri soci con costi realmente bassi. Se fino ad oggi per poter allenare i vari distretti muscolari si ricorreva quasi esclusivamente alle macchine isotoniche, ora il mercato ci permette di creare allenamenti realmente completi ed efficaci usando attrezzi semplici ma soprattutto convenienti. Ad esempio, con l’uso del kettlebell è possibile coinvolgere qualsiasi muscolo utilizzando un solo attrezzo, inoltre gli esercizi con il kettlebell, prendendo in considerazione sia quelli di lifting che di training, sono davvero infiniti. Se si calcola che un kettlebell olimpionico (il migliore a mio parere da poter usare) costa dai 5 ai 6 euro al kg e che un set completo per allenare chiunque può essere composto da 8, 12, 16, 20 e 24 kg, si fa presto a calcolare che l’investimento massimo oscillerà tra i 400 e i 480 euro, quindi al di sotto dei 500 euro. Quale macchina isotonica costa così? E soprattutto quanto si arriva a spendere per poter organizzare una sala dove allenare tutti i gruppi muscolari? Senza entrare nel dettaglio, si potrebbe facilmente ipotizzare un investimento di almeno 20 volte superiore!
La mia non vuole assolutamente essere una campagna contro le macchine isotoniche, anzi ritengo che siano un elemento importante all’interno dei centri sportivi; voglio solo dire che un imprenditore, piccolo o grande che sia, deve valutare al meglio come vengono investite le proprie liquidità e non può non prendere in considerazione i vantaggi economici del functional training. Ovviamente lo stesso discorso è possibile farlo con qualsiasi attrezzo funzionale in circolazione: sandbag, suspension tools, elastici, corde e bilancieri. Con il costo di due macchine isotoniche si potrebbero acquistare così tanti attrezzi funzionali da poter allenare un centinaio di persone contemporaneamente, non male vero? Inoltre, sempre nel considerare l’aspetto puramente economico, c’è da dire anche che tali attrezzi hanno dei costi di manutenzione prossimi, se non uguali, allo zero e nessuno di essi consuma corrente elettrica; ora la cosa si fa ancora più interessante, perché proprio la manutenzione e il dover cambiare regolarmente parti usurate trasformano un investimento su una macchina in un costo continuo e senza fine per l’imprenditore.

Ingombro minimo e versatilità massima
Altro aspetto importante dell’investire nel functional training è il poter sviluppare un’infinità di esercizi in poco spazio. Ciò è utile per il club, che avrà così la possibilità di non occupare una sala esclusivamente per una disciplina. Una volta terminata la lezione di functional, si può riporre l’attrezzatura in un angolo e avere lo spazio di nuovo libero per qualsiasi necessità.
Inoltre, l’estrema versatilità delle discipline funzionali permette di sviluppare molteplici tipi di workout, differenti per intensità e obiettivo, ad esempio tramite l’allenamento in sospensione si può svolgere una sessione dedicata alla forza, così come alla mobilità, alla dinamicità, al miglioramento posturale o anche alla preparazione atletica, il tutto usando sempre un singolo attrezzo e in appena 2 mq di spazio! Sono fermamente convinto che nessun’altra disciplina presente nei centri sportivi riesca a dare così tanti vantaggi in termini di poliedricità e ingombro; ciò è un fattore da considerare assolutamente se pensiamo che il futuro del fitness sembra essere orientato a creare centri con metrature minime, più a misura d’uomo e rivolti a dare risultati su più fronti. Non a caso molti personal trainer, oggi, scelgono l’allenamento funzionale come principale disciplina da insegnare. Infine, la versatilità del functional è provata anche dal fatto che è possibile lavorare ovunque. Spesso nei centri dove opero si punta sull’allenamento all’aria aperta, spostando semplicemente gli attrezzi dall’interno all’esterno: ecco dunque che con lo stesso investimento si ha da subito la possibilità di creare spazi indoor e outdoor.

Adatto a tutti i livelli di fitness
Un altro punto di forza di tale disciplina è quello di poter creare delle esperienze adatte a chiunque e allo stesso tempo unire qualsiasi livello fitness nella stessa lezione. Mi spiego meglio: quante volte abbiamo notato come, durante una lezione di fitness, l’intensità non fosse per tutti adeguata? Questo, per esperienza, dà come risultato quello di avere delle classi formate sempre e solo da una determinata “categoria” (donne, uomini, ragazzi o anziani). Con il functional questo problema non esiste, in quanto le lezioni si adattano alla mobilità, dinamicità ed energie del momento; ognuno segue il proprio ritmo e sono sempre concesse pause perché l’obiettivo è quello di trovare un controllo motorio e non di lavorare a tempo di musica.
Svolgo lezioni di allenamento funzionale tutti i giorni e noto con piacere come le classi di functional siano le più eterogenee in assoluto. Non è difficile vedere, ad esempio, mamma e figlio partecipare insieme, oppure atleti di rugby professionisti insieme ad amatori. Concludendo, ritengo che il functional training offra la possibilità di ottenere un rendimento enorme e duraturo nel tempo investendo poco, sia in termini di costi che di spazio. Un’unica avvertenza che mi sento di fare a chi, direttore di club, volesse iniziare ad inserire questa affascinante disciplina, è quella di non sottovalutare le risorse umane che mai come oggi sono fondamentali, se si vuole valorizzare al meglio dei semplici attrezzi come quelli elencati, perché come sempre è solo il trainer a fare la differenza.

Fabrizio Giovannelli

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