Il dolore alle ginocchia è uno di quei fastidi che colpisce un gran numero di persone e che spesso risulta invalidante e duraturo. Spesso il dolore appare anche senza un trauma effettivo, senza quindi una caduta, senza una distorsione, e ci troviamo impreparati perché non sappiamo realmente cosa possa averlo causato.
Escludendo il trauma diretto, vediamo quindi quali possono essere le possibili cause, e come migliorare o eliminarne il fastidio e il dolore.
Le cause più comuni del dolore alle ginocchia
Spesso le cause le abbiamo proprio davanti agli occhi ogni giorno, e sono da ricercare semplicemente nel nostro stile di vita, nella nostra postura e nelle nostre abitudini.
Per le donne, ad esempio, potrebbe essere l’indossare calzature con i tacchi per molte ore al giorno, non bere acqua a sufficienza, accavallare le gambe per molto tempo, e per gli sportivi, non fare un corretto stretching dopo l’ attività sportiva, o in generale, dopo una giornata passata in piedi.
Qualsiasi sia il motivo, tra quelli elencati, bastano davvero pochi accorgimenti per trovare subito beneficio e alleviare la sensazione di malessere persistente.
La causa spesso è determinata dalla compressione a livello articolare che si crea quando assumiamo per molto tempo una postura scorretta, quando non idratiamo correttamente i nostri muscoli e quando non andiamo a distendere gli stessi per liberare l’articolazione del ginocchio.
Dolore alle ginocchia: i rimedi
Eccoti un elenco pratico di ‘rimedi’ da seguire, che dalla mia esperienza diretta e dai feedback positivi avuti con i miei clienti, posso dire che abbiano portato risultati reali e tangibili.
- Bere sufficiente quantità d’acqua, almeno due litri al giorno, in modo da evitare stati di disidratazione e quindi crampi (per lo stesso motivo eventualmente integrare con sali minerali).
- Evitare di portare tacchi o calzature strette per più di sei ore al giorno. Nel caso in cui questo non fosse possibile, togliere ad intervalli regolari le calzature e fare delle circonduzioni con la caviglia per favorirne la circolazione.
- Decontratturare la muscolatura del polpaccio per togliere tensione. Puoi usare semplicemente una pallina da tennis. Siediti a terra con la schiena appoggiata a parete (in Seconda Squadra Mezieres), appoggia le gambe tese su due palline da tennis poste all’altezza dei polpacci. Rimani in questa posizione per almeno 60 secondi e poi prosegui con lo stretching.
- Fare stretching nel modo corretto e possibilmente ogni sera. La cosa migliore è abbinare un esercizio di stretching analitico (che coinvolga quindi un singolo gruppo muscolare, come allungamento del polpaccio in appoggio a parete, o allungo del femorale, con schiena a terra e gamba verso il soffitto. Rimanere in ogni posizione per almeno 60 secondi) e un esercizio di stretching globale, come la Prima Squadra Mezieres o la Terza Squadra Mezieres e rimanerci per almeno un minuto e mezzo.
- Non fare attività fisiche ad alto impatto articolare, perlomeno in fase acuta, quindi fino alla scomparsa del dolore. Preferire ad esempio la camminata veloce rispetto alla corsa, o intervallare le due, e soprattutto fare sempre la sessione di stretching alla fine.
La cosa migliore è che, come sempre, tu ti rivolga ad un professionista ed esperto, che sappia consigliarti i giusti esercizi da eseguire e il corretto protocollo da applicare. Puoi scrivermi a info@yourpersonaltrainer.it per info e consulti.
Se anche dopo questi accorgimenti il dolore dovesse rimanere uguale, ti consiglio di affidarti al parere di un ortopedico, per sospette lesioni meniscali, legamentose o cartilaginee.
E per finire un mio consiglio
Non sottovalutare mai i segnali che ti manda il corpo: sono importanti e fondamentali campanelli d’allarme per prevenire situazioni molto più gravi, che puoi evitare agendo fin da subito sulla causa.
Fonte www.lapalestra.it
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