Elettronica o elettricità questo è il problema - La Palestra

Scarica gratis il numero 111

Gestione

Elettronica o elettricità questo è il problema

Molti dei guasti che producono danni anche abbastanza costosi, sono derivanti da problemi sulla rete elettrica della palestra. Ecco come avere una linea a prova di black out.

A bbiamo parlato nei precedenti articoli di meccanica, materiali e manutenzione, ma spesso c’è molta confusione quando si parla di elettricità o elettronica. Vediamo di fare un po’ di chiarezza e sfatare i “luoghi comuni”.

Batteria a terra

Partiamo con una divisione netta tra attrezzi autoalimentati oppure ad assorbimento energetico esterno, in pratica quelli che hanno la spina da attaccare e quelli che facendo il movimento saliti sull’attrezzo si alimentano da soli. Questi ultimi tendenzialmente meno complessi utilizzano batterie tampone interne che possono essere da 6-12-24 volt, ovviamente a corrente continua. Quando una di queste macchine non si accende iniziando l’esercizio, la prima cosa da fare se non avete spostato l’attrezzo con il rischio di avergli dato scossoni o botte è di controllare il voltaggio della batteria, se troppo bassa o non mantiene più la carica, sicuramente è da cambiare. Prima verificate però che il piccolo generatore di corrente interna funzioni. Una durata standard per queste batterie non esiste come quelle delle automobili, se di buona qualità possono durare anche diversi anni, ma non c’è una regola per valutarne la durata, dipende molto se gli attrezzi vengono usati regolarmente oppure fanno periodi di fermi medio lunghi. Se poi fatta questa semplice verifica con un tester comune da 10 euro non risolvete, è il caso di contattare il Vostro manutentore di fiducia per capire la causa del fermo macchina.

Generatore attrezzi autoalimentati

Lavori a regola d’arte

Ci sono poi tutti quegli attrezzi che hanno bisogno della nostra rete elettrica per essere alimentati per poterli utilizzare. Qui le cose diventano un po’ più “pericolose” e il consiglio è di non aprire e toccare nulla se non avete competenze in merito, perché la corrente alternata di rete che abbiamo in Europa di 220 volt è pericolosa. Verificate, quindi, se il Vostro impianto e se le attrezzature che avete collegato in rete è stato fatto a regola d’arte. Sicuramente l’impianto è certificato e in regola almeno fino alla presa di muro o nelle cassette di terra, ma poi… Qui si apre un vero mondo di soluzioni dove solo noi italiani possiamo arrivare, con l’utilizzo di “ciabatte”, prolunghe, multiple, riduzioni, adattatori, doppiatori, mammut ecc., a volte alcuni impianti di illuminazione natalizia non sono nulla in confronto.

Qualsiasi elettricista direbbe “poco male se la corrente che passa è bassa”, infatti, se attacchiamo qualche bike o recline, oppure qualche ellittica o step, nessun problema, sempre che tutti questi accessori abbiano una regolare certificazione CE, ma che cosa succede quando alla fine del cavo ci troviamo dei tapis roulant o treadmill o come vengono chiamati comunemente in palestra i tappeti? Qui le cose si complicano, se va bene può scattare il “differenziale” (un sistema di sicurezza obbligatorio chiamato salvavita), bloccando il tappeto di colpo, con le conseguenze del caso, pensate a un vostro cliente che sta correndo in quel momento. Nelle migliori delle ipotesi saltano alcune protezioni interne degli attrezzi (se ne sono muniti), ma spesso e volentieri fanno saltare schede, inverter, o circuiti elettronici, poi ci si lamenta perché i pezzi sono cari e bisogna chiamare il tecnico un’altra volta.

Scheda controller attrezzo autoalimentato

Controllare conviene

Quindi la prima cosa da fare dopo aver terminato di leggere l’articolo è andare a vedere se davanti ai vostri tappeti avete un cavo che si inserisce direttamente nella presa, se è così andiamo al passaggio successivo altrimenti è rivedere l’impianto da professionisti, tenete presente che molte case costruttrici, indicano che per ogni tappeto professionale ci sia una linea dedicata con portata da 16 ampere di corrente per linea. Dopo circa vent’anni di esperienza nel settore ne ho viste poche di palestre con questi tipi di impianti. Per fare un esempio pratico quasi tutte le palestre italiane per alimentare i propri tappeti hanno l’equivalente di un tubo di irrigazione da giardino, i manuali di istallazione dicono che dovreste avere un manicotto da pompiere per ogni tappeto. Voi che “tubo” avete? Ma vi dirò di più, il manicotto non deve essere solo dal tappeto alla presa a muro, ma nel muro deve esserci un manicotto che arriva fino al quadro elettrico. A questo punto siete sicuri che il Vostro impianto di alimentazione dei tappeti sia sufficiente per tutto quello che avete collegato?

Il secondo consiglio da “bar” che vi posso dare è quello di far leggere questo articolo al Vostro elettricista che probabilmente mi vorrà fare una telefonata, se mi avessero dato un penny tutte le volte che mi hanno chiamato dalle palestre dicendomi: “guarda che ti passo l’elettricista che ti deve chiedere una cosa”, probabilmente non avrei più bisogno di comprare il biglietto del Superenalotto.

Impianto elettrico da evitare

Assicurarsi è meglio

Facendo poi alcune considerazioni generali, negli ultimi anni i costruttori hanno introdotto sempre di più elettronica, complicando di fatto la manutenzione degli stessi, diventando nello stesso tempo più vulnerabili e soggetti a guasti dovuti a sbalzi di corrente o sovraccarichi. Vi consiglio di verificare se nella vostra polizza assicurativa sono presenti anche i risarcimenti per guasti dovuti a questi fenomeni, perché spesso alcuni guasti degli attrezzi sono proprio deputati non al gestore della palestra per negligenza o al costruttore, ma perché la rete elettrica non eroga una corrente costante, oppure, se per fenomeni metereologici ci sono dei problemi sugli impianti che possono colpire tutto quello collegato come: frigoriferi, caldaie, attrezzi ginnici, computer, tv ecc. Con una assicurazione idonea spesso i nostri clienti riescono a recuperare quasi la totalità dei soldi spesi per i guasti ricevuti, sempre che il perito non veda prolunghe, ciabatte, multiple ecc. Speriamo che gli assicuratori non leggano questo paragrafo.

Altra cosa importante, soprattutto in attrezzi ad alto assorbimento, è aprire i carter per farne una pulizia dalla polvere che per effetto della corrente elettrostatica che si crea tende ad accumularsi, altra causa frequente di rottura delle schede elettriche che non avendo modo di raffreddarsi adeguatamente possono bruciarsi, è come accendere una stufetta elettrica e poi coprirla con una coperta di lana, secondo voi che cosa succede? Bene è la stessa cosa per le schede inverter ecc. dei vostri attrezzi, non dico tutti i mesi, ma almeno una o due volte l’anno andrebbe fatta con aspirapolvere e compressore… ma prima di tutto ricordatevi di staccare la spina.

Glauco Grassi

Fondatore di Fullsport. Creatore nel 1999 di una delle prime reti di assistenza tecnica dello Spinning®. Formatore e consulente Tecnico (I.S.E.F. statale di Milano) con l’abilitazione dei principali marchi del fitness mondiale.

glauco@fullsport.it

Iscriviti alla newsletter