Molti imprenditori si concentrano su tasse e spese visibili, ma i veri nemici dei margini aziendali, inclusi i costi della tua palestra, sono i costi intangibili: inefficienze, sprechi e cattiva gestione operativa.

Meolto spesso, durante le consulenze, mi viene chiesto come fare per abbattere i costi aziendali e migliorare quella che è l’efficienza fiscale del Centro. Va benissimo la domanda, però, prima di prestare attenzione a questi due aspetti, c’è un altro fattore che nessuno considera, ma che può incidere enormemente sui margini operativi e quindi su quanti soldi rimangono nelle tasche dell’imprenditore.
Sto parlando dei costi intangibili. Facciamo chiarezza su cosa sono e quali siano questi costi al fine di sensibilizzare l’imprenditore a prestarne maggiore attenzione. Come dice la parola stessa, sono tutti quei costi che “non si vedono”, ovvero per i quali l’imprenditore non deve effettuare un reale esborso di denaro e di cui ha anche poca consapevolezza.
Motivo per cui li definisco “intangibili”, della serie “non devo pagare nessuno”. Ma ci sono, e in alcune situazioni o aziende mal gestite possono ridurre drammaticamente i margini operativi, anche se le vendite sono ottime e il modello di business è eccellente.
Esempi di costi intangibili
Prima di scrivere qualche consiglio, vediamo più nel dettaglio cosa sono questi costi intangibili. Sono quei costi di cui non si ha consapevolezza, ma che dipendono direttamente dalle inefficienze del Centro. E sono molto pericolosi, perché mediamente un imprenditore, non sapendo di contrarli, non li considera, o qualora per esempio dopo la lettura di questo articolo iniziasse a prestargli attenzione, comunque spesso li sottovaluta.
Questo succede perché l’eliminazione o la riduzione al minimo di questi costi richiede notevole impegno da parte dei titolari. I costi intangibili, di fatto, sono presenti in ogni azienda. La differenza tra un’azienda ben strutturata e rodata e un’azienda in cui prevale l’entropia si riflette proprio in questa tipologia di costi che, se ridotti al minimo, dovrebbero rappresentare la vera e reale prima forma di guadagno.
Vedo molti titolari di centri fitness e del benessere prestare attenzione a come portare sempre più clienti all’interno del Centro, o come poter guadagnare di più, o ancora cercano di ridurre il peso fiscale affinché rimangano loro più soldi in tasca. Tutto corretto, ma il primo vero obiettivo di un imprenditore dovrebbe essere rendere il più possibile efficiente ogni processo aziendale, al fine di ridurre al minimo sprechi e inefficienze operative che aumentano i costi di gestione.
Passo ora a fare qualche esempio di costo intangibile:
• Mancanza di una filosofia e metodologia di lavoro ben definite. Se il titolare non ha strutturato chiaramente il proprio metodo, sarà costretto a dedicare molto tempo per tenere insieme i pezzi di un’azienda mal gestita, in cui i dipendenti non sanno in che direzione si sta andando. Il tempo impiegato dall’imprenditore per gestire problemi è denaro perso, perché lo distoglie dallo sviluppo dell’attività.
• Mancanza di formazione e controllo sulle procedure aziendali. Alcune aziende hanno linee guida operative, ma non le rendono realmente attuative con un adeguato sistema di formazione e controllo. Senza un metodo per verificare il rispetto delle procedure, si creano inefficienze che generano costi occulti.
• Collaboratori disallineati con la filosofia aziendale. Se i dipendenti non operano in linea con la visione aziendale, si crea un dispendio di tempo, energie e denaro, che potrebbe essere evitato con una gestione più mirata del personale.
• Sprechi all’interno dell’azienda. Luci accese inutilmente, ambienti trascurati, sporco crescente o attrezzature che si rompono frequentemente sono segnali di scarso coinvolgimento del team o di una selezione inadeguata del personale.
Tutte queste forme di incuranza riflettono un atto di de-responsabilizzazione da parte del personale che, invece di essere una risorsa, diventa un costo umano.
Le inefficienze sopra esposte si riflettono direttamente nel risultato economico dell’azienda. Vediamo alcuni esempi concreti:
1. Maggiori costi legati agli sprechi determinano bollette più alte.
2. Mancata cura di attrezzature e materiali aumenta i costi di manutenzione, riducendo l’utile di fine anno.
3. Inefficienze operative (es. una segreteria incapace di convertire telefonate in clienti o trainer che non vendono nuovi percorsi) abbassano i ricavi.
4. L’impossibilità dei titolari di concentrarsi sulla crescita aziendale impedisce di cogliere nuove opportunità di business.
Strategie per ridurre i costi intangibili
Qualche consiglio per iniziare a ridurre questa forma di costi:
• Definire e documentare la filosofia aziendale. Il primo passo è scrivere un documento con principi, metodologie e procedure di base per garantire una gestione ordinata delle attività. Regole chiare riducono la confusione e migliorano l’efficienza.
• Mantenere alta la motivazione del team. Creare un sistema di incentivi e iniziative per far sentire ogni collaboratore parte attiva dell’azienda. Un team coinvolto lavora meglio e spreca meno.
• Monitorare i KPI aziendali. Impostare un sistema di Key Performance Indicators (KPI) per misurare l’andamento dei costi intangibili. Numeri e dati permettono di avere consapevolezza delle inefficienze e correggerle.
Questi costi sono molto pericolosi, perché la maggior parte delle persone non sa che esistono o non li considera con il giusto peso, a differenza dei costi visibili in bilancio. Quello che mi sento di consigliare oggi è che, prima di pensare a come ridurre i costi di bilancio o abbattere le tasse l’imprenditore dovrebbe dedicare le proprie energie alla creazione di un’azienda automatizzata, con un sistema efficiente e condiviso da tutti. Migliorare l’efficienza del proprio Centro è la scelta più saggia che un imprenditore possa fare.
Un ultimo consiglio che lascio anche durante le mie consulenze è di ragionare sempre a lungo termine. Spesso gli imprenditori scelgono la via più semplice, che consente di risparmiare energie e di evitare conflitti, ma queste scorciatoie non portano risultati duraturi. Adottare una mentalità orientata alla soluzione migliore nel lungo periodo permetterà, dopo anni di lavoro, di avere aziende organizzate ed efficienti.
Fabio Marino
Founder Centri Kinesis Sport e Kinesis Sport franchising. Imprenditore e coach di professionisti e Centri Fitness-PT. Laureato in Economia della Start-up con master in amministrazione, gestione e finanza aziendale. Laureato in Scienze motorie con master in posturologia. Ex terapista e preparatore atletico di sportivi professionisti. Autore dei libri:
– “REALIZZA IL TUO SOGNO”
– “IL VIAGGIO: DA PROFESSIONISTA AD IMPRENDITORE IL SUCCESSO SI PIANIFICA ALLA SCRIVANIA”.
– “MAGIC PILLS”: PERLE D’IMPRENDITORIA SANITARIA
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