Sclerosi Multipla: cos'è e come viene diagnosticata - La Palestra

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Sclerosi Multipla: cos’è e come viene diagnosticata

La sclerosi multipla è una malattia autoimmune che colpisce il sistema nervoso centrale, causando danni alla mielina, la sostanza che riveste le fibre nervose e ne favorisce la trasmissione dei segnali. La diagnosi di questa patologia non è semplice e richiede l’impiego di specifiche tecniche diagnostiche come la risonanza magnetica, la valutazione delle potenzialità evocate sensoriali (VES) e della reazione a catena della polimerasi (PCR). Nonostante gli sforzi della comunità scientifica, ancora oggi esistono molte incertezze riguardo alle cause scatenanti della malattia e alla sua ereditarietà. Inoltre, sebbene non tutti i pazienti manifestino gli stessi sintomi, è comunque vero che la sclerosi multipla può portare a una progressiva disabilità motoria e cognitiva. In questo articolo approfondiremo questi aspetti, fornendo ai lettori informazioni precise e affidabili sulla patologia.

Sclerosi Multipla: cos'è e come viene diagnosticata

Come viene diagnosticata la sclerosi multipla?

La diagnosi è complessa e richiede l’impiego di specifiche tecniche diagnostiche. Innanzitutto, il medico specialista si basa sui sintomi riferiti dal paziente, sulla sua storia clinica e familiare e sull’esame obiettivo. Successivamente, viene eseguita una risonanza magnetica del cervello e del midollo spinale per evidenziare eventuali lesioni o aree di infiammazione nel sistema nervoso centrale. La valutazione delle potenzialità evocate sensoriali (VES) e della reazione a catena della polimerasi (PCR) sono altre due tecniche utilizzate per confermare la diagnosi. La VES consiste nell’analisi delle risposte cerebrali a stimoli sensoriali mentre la PCR è un test che cerca la presenza di marcatori genetici associati alla sclerosi multipla. In alcuni casi, potrebbe essere necessario eseguire anche una puntura lombare per prelevare un campione di liquido cerebrospinale da analizzare in laboratorio. La diagnosi precoce della è fondamentale per avviare tempestivamente le terapie appropriate e limitare il danno neurologico a lungo termine.

Cosa sono VES e PCR?

La valutazione delle potenzialità evocate sensoriali (VES) e della reazione a catena della polimerasi (PCR) sono due tecniche diagnostiche utilizzate per confermare la presenza di sclerosi multipla. La VES è un esame non invasivo che analizza le risposte cerebrali a stimoli sensoriali. In particolare, vengono stimolate le vie nervose che trasmettono informazioni tattili, visive o uditive, e viene registrata l’attività elettrica del cervello in risposta a queste stimolazioni. In caso di sclerosi multipla, la velocità di conduzione delle informazioni sensoriali può risultare rallentata o assente.
La PCR, invece, è una tecnica di biologia molecolare che cerca la presenza di marcatori genetici associati alla sclerosi multipla nel sangue o nel liquido cerebrospinale. Questi marcatori possono essere presenti anche in soggetti sani ma l’aumento del loro numero o della loro attività può essere indice della malattia. Entrambe le tecniche sono utilizzate insieme alla risonanza magnetica per confermare la diagnosi di sclerosi multipla e per monitorare l’evoluzione della malattia nel tempo.

La sclerosi multipla è ereditaria? Miti o realtà?

La sclerosi multipla non è una malattia ereditaria nel senso classico del termine, ovvero non viene trasmessa da un genitore all’altro con modalità mendeliana. Tuttavia, esistono alcune evidenze che suggeriscono una predisposizione genetica alla malattia. Studi su gemelli omozigoti hanno dimostrato che la probabilità di svilupparla è maggiore nei soggetti con un gemello affetto dalla malattia rispetto a quelli con entrambi i gemelli sani. Inoltre, sono stati identificati alcuni marcatori genetici associati alla sclerosi multipla, sebbene il loro ruolo preciso nella patogenesi della malattia non sia ancora chiaro. Si ritiene quindi chepossa essere causata da una combinazione di fattori ambientali e genetiche. Alcuni fattori ambientali come l’esposizione ai raggi solari o l’infezione da alcuni virus possono aumentare il rischio di sviluppare la malattia in soggetti predisposti geneticamente. Tuttavia, è importante sottolineare che la maggior parte dei casi di sclerosi multipla non ha una storia familiare positiva per la malattia.

La sclerosi multipla porta sempre alla disabilità?

La sclerosi multipla è una malattia cronica e progressiva che può portare a una disabilità motoria e cognitiva nel tempo. Tuttavia, non tutti i pazienti sviluppano forme gravi della malattia e molte persone con diagnosi di sclerosi multipla conducono una vita normale. La prognosi della malattia dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di sclerosi multipla, l’età al momento della diagnosi, la gravità dei sintomi e la risposta alle terapie. È importante sottolineare che esistono oggi terapie efficaci per rallentare la progressione della malattia, ridurre la frequenza delle recidive e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia. Inoltre, il supporto psicologico e fisioterapico può essere utile per gestire i sintomi e prevenire la disabilità. La diagnosi precoce della malattia e l’avvio tempestivo delle terapie possono quindi avere un impatto significativo sulla prognosi del paziente.

La sclerosi multipla porta sempre alla disabilità?

I primissimi sintomi: come riconoscerli e quando rivolgersi al medico.

I primi sintomi della sclerosi multipla possono variare da persona a persona, ma spesso includono problemi di visione come la visione offuscata o doppia, formicolio o intorpidimento alle gambe e alle braccia, debolezza muscolare, difficoltà nel coordinamento dei movimenti e problemi di equilibrio. Altri sintomi meno comuni possono includere vertigini, difficoltà nella parola o nella comprensione del linguaggio e problemi intestinali o vescicali. Poiché i sintomi della sclerosi multipla possono essere simili a quelli di altre malattie neurologiche, la diagnosi precoce è fondamentale per avviare tempestivamente le terapie appropriate.
In caso di sospetto di sclerosi multipla, è importante rivolgersi immediatamente al medico specialista che valuterà la storia clinica del paziente, eseguirà un esame obiettivo e potrebbe richiedere l’esecuzione di specifiche tecniche diagnostiche come la risonanza magnetica, la VES e la PCR. Un approccio tempestivo alla malattia può aiutare a ridurre il danno neurologico a lungo termine e migliorare la qualità della vita del paziente.

In conclusione

La sclerosi multipla è una malattia complessa che colpisce il sistema nervoso centrale e può portare a una progressiva disabilità motoria e cognitiva. La diagnosi precoce e l’avvio tempestivo delle terapie sono fondamentali per limitare il danno neurologico a lungo termine e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da questa patologia. Inoltre, è importante sottolineare che non tutti i pazienti sviluppano forme gravi della malattia e molte persone con diagnosi di sclerosi multipla conducono una vita normale. Grazie alle terapie disponibili oggi, molti pazienti possono mantenere un elevato grado di autonomia e partecipare attivamente alla vita sociale.
Tuttavia, la ricerca continua a lavorare per individuare nuove terapie in grado di curare definitivamente questa patologia ancora priva di una cura definitiva. Infine, l’informazione corretta ed affidabile sulle modalità di prevenzione, diagnosi e cura della sclerosi multipla è fondamentale per migliorare la qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie.

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