Riconoscere i limiti e sapersi reinventare è la chiave del successo di un buon imprenditore. Ce lo racconta Dario Chiavaro, imprenditore romano del Fitness, proprietario di cinque palestre a Roma che, durante la chiusura forzata a causa della pandemia, ha deciso di non scoraggiarsi e di dare una svolta alla propria attività entrando nel franchising di ICON Palestre.
Ciao Dario, presentati
Ciao, mi chiamo Dario Chiavaro, sono un imprenditore romano di 49 anni. Ho cinque palestre a Roma nelle zone di Barberini, Prenestina, Tiburtina, Nuovo Salario e Talenti. Posso definirmi come una persona in continua ricerca del miglioramento professionale, sia per me che per il mio team.
Da quanto tempo lavori nel settore del fitness?
Da sempre, fin da piccolino. Mio padre aveva diversi centri fitness a Roma. Ricordo che correvo tra i macchinari mentre i miei genitori erano impegnati in questo mondo, che negli anni ‘90 era totalmente diverso da ciò che possiamo vedere oggi. Ho lavorato nelle palestre della mia famiglia, che poi sono diventate le mie. L’odore di ghisa caratterizzava le palestre di allora, oggi invece siamo arrivati all’apice di un cambiamento durato anni, le palestre odierne hanno raggiunto il massimo comfort, diventando un luogo in cui trovare wellness a 360 gradi. La mia passione per il fitness invece, non è cambiata di una virgola.
Quando hai sentito l’esigenza di dare una svolta alla tua attività?
Durante il lockdown, periodo duro per tutti, ho iniziato a riflettere e ho capito che era il momento di decidere se restare in questo mondo continuando con la mia gestione “familiare” come ho sempre fatto negli anni, o dare una svolta per sopravvivere.
Così ho iniziato a valutare la possibilità di entrare nel ICON Palestre franchising . Mi sono chiesto: “perché non darmi un’opportunità e mettermi di nuovo in gioco?” E così, a primavera 2020, ho iniziato la trasformazione dei miei centri fitness.
Conoscevo già Felice Orsinetti, fondatore del marchio ICON Palestre, che ho incontrato qualche anno prima e che mi aveva raccontato del suo progetto di espansione. Non appena ho avuto l’occasione non ho riflettuto due volte nel dargli la mia fiducia.
Come e quando è avvenuto il passaggio di marchio ICON Palestre franchising?
Inizialmente avevo delle perplessità. Il mio “vecchio” brand era molto conosciuto a Roma, proprio per il fatto che aveva una “storicità” pluriennale. Durante la pandemia ho fatto il grande passo.
Può sembrare una scelta azzardata investire in un momento di completa incertezza economica, ma ho avuto intuizione, ho pensato che dopo quel periodo di blocco totale le persone avrebbero avuto voglia di novità, avrebbero davvero avuto bisogno di un cambiamento.
Perciò con Felice e il suo team abbiamo programmato il cambio marchio ad Aprile 2020, così al rientro i nostri soci avrebbero trovato un ambiente nuovo e tante novità. Il franchisor mi ha seguito in ogni passaggio e la mia “vecchia” squadra si è fidata di me e del team ICON Palestre, mettendosi a disposizione con grinta e dedizione. Mentre architetti e operai lavoravano sul restyling dei Club, il team commerciale e tecnico faceva formazione on line e, contemporaneamente, il reparto marketing lavorava sulla migrazione dei canali social e sullo sviluppo della comunicazione interna ed esterna.
Quale tipo di benefici hai avuto da questo cambiamento?
Il beneficio di maggiore rilevanza è sicuramente la presenza del supporto costante in ogni fase e situazione, per me e per tutti i miei collaboratori. Importantissima anche la generazione continua di lead (contatti di persone interessate da trasformare in soci iscritti), che è il fulcro del business e si è rivelato uno strumento vincente in un periodo in cui ogni attività commerciale ha avuto un decremento.
Anche il rapporto agevolato con i fornitori e l’accesso a prezzi scontati, che solo un grande marchio può avere, mi hanno permesso di offrire ai soci un ambiente nuovo e rinnovato.
L’ultimo aspetto, non in ordine di importanza, è sicuramente l’incremento di fatturato che ho ottenuto entrando nel franchising. Posso assolutamente affermare che si tratta di un business altamente redditizio. Ho sempre cercato nel corso degli anni una migliore gestione degli utili, ma solo in ICON Palestre franchising ho trovato una guida anche sotto questo punto di vista. L’incremento dei ricavi mi ha permesso di ripianare i debiti creati con la vecchia gestione e dare una spinta ai guadagni.
Quali sono, secondo te, gli aspetti vincenti di ICON Palestre franchising?
Le procedure, possiamo sicuramente inserirle al primo posto. In passato, come è consueto nelle gestioni familiari delle attività commerciali, avevamo sempre lavorato “a braccio”. In ICON Palestre invece, abbiamo trovato la standardizzazione di tutte le attività tramite delle procedure collaudate e di successo, e il controllo costante della loro applicazione. Ogni singolo membro del team, dal club manager all’ultimo arrivato, ha una linea guida da seguire in ogni situazione. E per un imprenditore è di vitale importanza avere una gestione semplificata del proprio business, con la possibilità di controllo, anche da remoto, non solo dell’andamento generale, ma anche di qualsiasi azione avviene all’interno.
L’altro aspetto importantissimo è il supporto del reparto marketing, che ogni giorno comunica con i nostri centri fornendo contatti di persone interessate, provenienti dai social, che con facilità convertiamo in soci; ogni contatto che ci arriva è una fonte di business e soprattutto un possibile socio da fidelizzare e mantenere negli anni.
Dopo questi due anni, consiglieresti ad altri imprenditori del fitness di entrare nel mondo ICON Palestre franchising?
Assolutamente sì. Il mondo ICON Palestre è una famiglia che ti accoglie e ti guida in ogni situazione, dal progetto iniziale, nel mio caso di restyling dei miei centri, fino alla gestione del piccolo problema quotidiano. Un’azienda seria e affidabile con cui sono cresciuto, sto crescendo e continuerò a crescere nel nostro progetto di espansione.
ICON Palestre franchising è il format giusto per chi cerca un pacchetto completo, senza necessità di affidarsi a professionisti esterni e agenzie.
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