Una palestra piccola bella e anche replicabile - La Palestra

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Gestione

Una palestra piccola bella e anche replicabile

Quello del fitness è un business molto particolare e che non è sicuramente adatto a tutti. Però, se gestito in maniera oculata e portato avanti a piccoli passi, qualche soddisfazione la garantisce.

Vorrei rivolgermi a tutti quegli imprenditori che con le proprie mani, e senza enormi risorse economiche, hanno aperto la loro prima boutique gym e che a un certo punto si pongono la fatidica domanda: quando si può pensare di aprirne un’altra? Si potrà pensare di aprirne una seconda nel momento in cui la prima si sostiene totalmente da sola. Ma procediamo con ordine. Dobbiamo innanzitutto capire quando la nostra boutique è completamente autonoma, vediamo come.

Controllare i fondamentali

Il planning settimanale delle lezioni è ben ottimizzato? Le fasce orarie di maggior affluenza sono ben coperte in termini di numero di classi/lezioni offerte? Benissimo.
Le lezioni hanno un tasso di presenze stabilmente superiore all’80 percento o, meglio ancora, alcune classi sono sold-out e siete costretti ad aprire la waiting-list? Ottimo. Con una risposta affermativa a questi primi due quesiti possiamo proseguire il discorso. In caso contrario suggerisco di intervenire prima possibile, tenere traccia dei miglioramenti e rivalutare il tutto nei successivi sei-nove mesi. Sono certo che le vostre risposte siano state affermative quindi spostiamo la nostra attenzione su un altro importante fattore: la coerenza del vostro business-plan. Se state seriamente pensando di aprire una seconda boutique le vostre spese fisse: i fornitori, le tasse e gli stipendi dovranno essere stati pagati sempre regolarmente: solo in questo modo il futuro business-plan che andrete a stilare avrà una valenza determinante. Aprendo un secondo business si intraprende un nuovo percorso e la cosa migliore sarà quella di iniziare col piede giusto sotto ogni aspetto.

Prudenza nella valutazione

I due aspetti appena trattati (planning presenze e business-plan) sono da valutare dopo il primo triennio di attività e almeno per due stagioni consecutive: così facendo eviteremo di basare i nostri ragionamenti sui dati di un’eventuale “stagione-exploit”. Ora che abbiamo verificato di avere le carte in regola, andiamo avanti col discorso.

Che modello utilizzare?

Replichiamo fedelmente lo stesso format della prima o lo modifichiamo? A volta fare un bel “copia/incolla” può sembrare la cosa migliore, ma non è sempre così. Molto dipenderà da dove decideremo di aprire la seconda location. Dalla presenza di eventuali competitor nelle vicinanze dipenderà la scelta del format da proporre e delle attività che offriremo alla nuova clientela, inoltre, una zona prevalentemente residenziale richiederà una gestione del marketing e degli orari di lavoro differenti da quelli che dovremo organizzare in una zona popolata, ad esempio, di aziende e uffici.

Città o provincia

La scelta di una location in una grande città ci permetterà di sfruttare la sua modernità e la predisposizione alla “novità” per proporre attività insolite ed innovative che verranno accolte con la giusta visione. L’attuale società metropolitana è rapida e in continua evoluzione, un’impostazione già vista in fase iniziale potrebbe garantire una certa affluenza, ma nel medio-lungo periodo non vi farà fare il salto di qualità che cercate e che una boutique gym può farvi fare. Decidendo invece di aprire in provincia le cose cambiano leggermente: le persone sono ancora legate ai rapporti interpersonali, diventa fondamentale avvicinarsi ai bisogni della gente ed arrivare a loro in maniera importante anche a livello emotivo oltre che tecnico.
Il passaparola è sempre basilare ma in questo caso sarà la vostra miglior pubblicità.

A voi la scelta

La decisione di quale format utilizzare e/o con quali attività e discipline aprire una boutique però non passa esclusivamente da rigide regole e logiche definite, infatti, se la nostra passione è il ciclismo e l’indoor-cycling, potremmo decidere di aprire uno studio specializzato in tali discipline anche se l’ultima tendenza del fitness fosse, ad esempio, il Pilates. Seguire le proprie passioni, abbinando la giusta dose di razionalità e competenza, può portare ad ottimi risultati. Come scegliere le giuste attività in linea con le tendenze fitness del futuro? Il fitness-trend che maggiormente si sta avvicinando al mondo delle boutique gym segue parallelamente il motto della società attuale: tutto e subito, senza perdite di tempo. Allenamenti personalizzati e specifici, brevi e poco faticosi, che garantiscono ottimi risultati in tempi brevi. È su questo filone che si stanno moltiplicando i centri dedicati agli allenamenti con elettrostimolazione che possono accogliere ogni tipologia di utente, offrendo diverse risposte alle specifiche richieste di una clientela sempre più esigente, unendo al tutto una gamma di servizi per la clientela – complementari all’allenamento – che renderanno l’esperienza all’interno della boutique sempre più unica.

Cristian Valente

Laureato in Scienze Motorie, personal
trainer, fitness manager e consulente marketing con esperienza, maturata dal 1999 a oggi, collaborando con importanti club della Lombardia. Nel 2016, insieme ad Elisa
Granetto, fonda Next Gym Studio.

www.nextgymstudio.com

info@nextgymstudio.com

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