I SALI MINERALI CITRATI - La Palestra

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I SALI MINERALI CITRATI

I sali minerali citrati sono presenti in numerosi frutti e verdure e il loro consumo è ben tollerato dalla maggioranza dei soggetti

Orientarsi nel contesto dell’enorme proposta di integratori di sali minerali presenti sul mercato diventa per il consumatore una questione niente affatto semplice, in quanto a diverse mandate è possibile leggere sui mezzi di informazione tutto e il contrario di tutto relativamente a formulazioni più o meno innovative e ai relativi utilizzi. A questo proposito si rivela interessante effettuare un’analisi delle caratteristiche essenziali di una delle forme più utilizzate dagli effetti particolarmente utili per chiunque segua uno stile di vita attivo, ovvero quella dei citrati.

Perché la forma citrata si mostra particolarmente interessante?
I sali minerali citrati rappresentano la forma maggiormente presente in natura, essendo rappresentati in buone quantità in numerosi frutti (come per esempio gli agrumi) e verdure. In quanto parte del patrimonio alimentare umano, la biodisponibilità si dimostra piuttosto buona e il consumo viene generalmente ben tollerato dalla stragrande maggioranza dei soggetti.

Che cosa sono precisamente i sali minerali citrati?
Sono la forma salina dell’acido citrico con ioni quali magnesio, potassio, zinco ecc.

Quali sono le loro principali funzioni?
Contribuiscono al ripristino delle scorte endogene dello ione chiamato in questione per esempio magnesio, potassio, zinco ecc. Favoriscono inoltre il contrasto dell’acidosi metabolica.

L’acido citrico (in quanto acido) non dovrebbe contribuire all’acidificazione dell’organismo?
L’acido citrico vede a livello fisiologico facilmente metabolizzata la sua funzione acida esercitando una netta azione alcalinizzante a livello dell’organismo.

Quando si dimostra utile la funzione alcalinizzante?
Contestualmente alla produzione d’energia, l’organismo umano include tra le tappe terminali dei processi deputati alla trasformazione dei nutrienti introdotti con l’alimentazione una serie di reazioni biochimiche che, a cagione dell’entità delle molecole prodotte e del non sempre ottimale apporto di ossigeno, vedono come risultato ultimo, oltre alla produzione energetica, anche la realizzazione di molecole che contribuiscono all’alterazione del fisiologico pH cellulare, riducendo l’efficienza di tutte le successive reazioni caratteristiche di questo ambiente. Se questa condizione è vera in situazioni di inattività, si dimostra tanto più evidente nel corso di attività fisica con precise dinamiche intensità-dipendenti. La riduzione dell’efficienza biochimica della cellula può essere alla base di una notevole inefficienza metabolica che può condurre situazioni acute come per esempio ridotte capacità di recupero, sia muscolare che sistemico, amplificate risposte infiammatorie e in genere ridotta capacità di risposta ai fattori stressogeni esterni, e a situazioni croniche come per esempio riduzione della capacità di risposta del sistema immunitario e amplificazione dei fenomeni degenerativi sia fisiologici che patologici. Proprio in questi contesti la funzione alcalinizzante si mostra particolarmente utile per favorire il fisiologico riequilibrio del pH cellulare e di conseguenza sistemico, supportando l’organismo nel mantenimento della piena efficienza biochimica, con tutti i benefici che ne derivano.

Dott. Alexander Bertuccioli
Biologo e Nutrizionista

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