Collaboratori o dipendenti per la nostra palestra? - La Palestra

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Gestione

Collaboratori o dipendenti per la nostra palestra?

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi legati alle varie forme contrattuali nelle palestre? Qual è la situazione attualmente vigente nel contesto delle aziende fitness italiane?

Uno dei compiti del Consulente è quello di fungere da guida all’Azienda nella ricerca e nella realizzazione di equilibri ed armonie, affinché si crei realmente una sinergia positiva in grado di soddisfare sia le esigenze imprenditoriali, che le attese del lavoratore.

Pertanto non si vogliono dare consigli ed indicazioni di cosa fare in assoluto, poiché ogni Fitness Center ha le proprie caratteristiche imprenditoriali ed ogni lavoratore ha le proprie aspirazioni.

Tipologie di palestre

È noto che la tipologia delle palestre esistenti su tutto il territorio nazionale è molto vasta, in quanto si va dal piccolo Fitness Center in cui i titolari sono anche Insegnanti e si avvalgono al massimo di uno o due Collaboratori Tecnici, al grande Centro dove la proprietà svolge in via esclusiva il ruolo di Imprenditore, circondandosi di più figure professionali per l’insegnamento delle varie discipline. Tra questi due estremi esistono decine di situazioni diverse tra loro da rendere quasi soggettiva e personale la scelta della contrattualità da applicare.

Contratti

Premettendo che la legislazione in materia di lavoro obbliga ad assumere con C.C.N.L. (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per Dipendenti di Centri Fitness e Centri Benessere) il personale addetto alla reception e alla segreteria, in quanto non svolge un ruolo tecnico ma impiegatizio, (fa eccezione la figura del Consulente Procacciatore d’Affari, che opera all’interno della struttura ma è libero da vincoli di orari) gli Insegnanti o Istruttori possono essere inquadrati, a seconda della necessità, sia come Dipendenti che Collaboratori.

Un Centro Fitness con caratteristiche di non lucro tenterà di avvalersi sempre di Collaboratori proponendo loro i vecchi Co.Co.Co che, contrariamente a quello che qualcuno crede, non sono stati messi in soffitta definitivamente, ma possono essere ancora usati dalle Associazioni e società sportive dilettantistiche affiliate alle federazioni sportive nazionali e agli Enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni. Per i Fitness Center che perseguono una finalità economica, si tende oggi ad avvalersi di contratti di “lavoro a progetto”. Questo tipo di contratto deve essere riconducibile ad uno o più progetti (o a fasi di esso) determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore. Nel nostro caso, il progetto potrebbe essere quello di avvicinare, promuovere ed educare le persone ad una corretta attività motoria.

Qual è il contratto migliore per il lavoratore?

È scontato che un rapporto basato sul Contratto Nazionale è quello che offre più garanzie e tutele al lavoratore, sia esso nella forma full-time che in quella part-time. È però anche alquanto improponibile che l’Azienda assuma con questa tipologia contrattuale persone che prestano mediamente la loro opera per solo poche ore settimanali. Dall’altro canto, le nuove discipline hanno portato ad una tale diversificazione d’insegnamento, richiedendo anche una preparazione tecnica non indifferente, che è quasi impensabile che un solo soggetto sia in grado di svolgerle tutte o quasi tutte. In passato un insegnante di aerobica era sicuro di poter contare su un congruo numero di ore da svolgere e questo permetteva di fare affidamento su un compenso abbastanza decente.

questi Insegnanti possano ottenere un contratto di assunzione. Per queste figure professionali (ovvero Insegnanti di attività a corpo libero o di discipline particolari) il contratto di ‘lavoro a progetto’ apre nuovi orizzonti, in quanto l’Insegnante può integrare la propria lezione con tutto quello che è il mantenimento e la cura della Clientela (promozione dei corsi, telefonate di recupero, seminari illustrativi della propria disciplina ecc.) aumentando non solo il proprio valore professionale, ma anche la propria presenza all’interno del Fitness Center, con consequenziale miglioramento del compenso.

Compilazione del contratto

Si faccia attenzione però, in questo caso, al modo in cui viene compilato il contratto: deve essere sempre fatto per iscritto e deve riportare in modo esplicativo i contenuti del progetto, ovvero il motivo e la finalità della collaborazione, la durata, la retribuzione e le modalità di pagamento della stessa. Non deve esistere vincolo di subordinanza ed il Collaboratore è libero di prestare la propria opera ad altri committenti, ammenochè non sia per particolari motivi espressi formalmente nel contratto (come ad esempio quelli che si manifestano in Aziende di Ricerca e Sperimentazione, non applicabili nel nostro settore). In caso di non ottemperanza a tali disposizioni, giuridicamente il rapporto di collaborazione sarà inteso a tutti gli effetti quale rapporto subordinato e per tanto soggetto al C.C.N.L.

Sistema misto

Per gli Insegnanti di Body Building il discorso assume una sfumatura leggermente diversa in quanto, a differenza degli altri Insegnanti, sono quelli più presenti per numero di ore settimanali all’interno del Centro e sono anche, generalmente, quelli che entrano in contatto con il maggior numero di Clienti (anche l’appassionata di Step andrà prima o poi in sala attrezzi!). Sarebbe pertanto legittima richiesta di questi ultimi essere inquadrati in modo diverso e sarebbe altrettanta manifestazione di buon senso aziendale esaudire almeno per qualcuno tale desiderio. Si potrebbe risolvere questo problema individuando il Responsabile di Sala Attrezzi ed eventualmente anche un Vice Caposala, inquadrandoli con un C.C.N.L. full time o part-time secondo le possibilità economiche dell’Azienda. Con eventuali altri insegnanti presenti in Sala Attrezzi può essere applicato un contratto di “lavoro a progetto” sino a quando non si manifestino le condizioni per aumentare il numero del personale dipendente. Questo sistema misto, con parte di assunzione a tempo indeterminato e parte con lavoratori a progetto, presenta costi e vincoli decisamente maggiori per l’Azienda Fitness, ma d’altro canto assicura un ambiente di lavoro sereno, una continuità di rapporto e una relazione fiduciaria tra datore e lavoratore.

Esistono poi palestre che chiedono ai propri Collaboratori l’apertura di una partita Iva, cosa, a mio giudizio, enormemente sconsigliabile visto gli oneri ed il peso fiscale che dovranno sopportare, ammenochè l’ingaggio non risulti enormemente vantaggioso, ovvero il triplo o il quadruplo del compenso generalmente in uso.

Compensi diversi

Si è accennato sino ad ora ai vantaggi e svantaggi di un contratto di lavoro facendo quasi inconsciamente riferimento al solo compenso economico, alla migliore opportunità economica che possono avere le due parti. Si tenga presente però che il “compenso” non è composto di solo denaro, ma è qualcosa che comporta il riconoscimento di un clima aziendale. Clima che deve essere impostato ad un miglioramento delle condizioni lavorative e ad un accrescimento delle risorse umane, vero patrimonio aziendale. Pertanto è necessaria la capacità da parte dell’Azienda di motivare e gestire in modo equo i propri Collaboratori offrendo, in cambio della loro professionalità, disponibilità ed attaccamento all’Azienda, un luogo di lavoro che rispecchi valori umani e legittime aspirazioni. Cioè qualcosa che accresca i fattori motivanti e cerchi di eliminare i demotivanti, che migliori la qualità delle relazioni sociali ed interpersonali all’interno della azienda, che dia al Collaboratore un senso di continuità che deve essere durevole e costante, e che riconosca i meriti ed i pregi di ogni singolo. Ma dei fattori motivanti ne parleremo più approfonditamente una prossima volta.

Antonio Priore
è Direttore di Centri Wellness dal 1970. Nel 1987 ha aperto uno Studio di Consulenza in ‘Organizzazione e Marketing’ per Centri Benessere e Centri Wellness. Ha contribuito alla realizzazione di più di 60 Centri sia in Italia che all’estero.

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